Pubblicato il: 05/06/2023 alle 15:32
La Polizia Penitenziaria per garantire la sicurezza nelle carceri e l’ordine pubblico, ogni giorno rischia sempre di più. – continuano imperterriti a diminuire gli organici, gli stanziamenti, si pretendono di aprire nuove strutture carcerarie, si costringono i lavoratori ad operare in condizioni di pericolo per la propria vita grazie all’apertura delle celle con migliaia di detenuti che oziano in spazi non conformi, si forzano i poliziotti ad espletare lo spostamento dei detenuti in furgoni obsoleti, con delle scorte esigue mettendo così a repentaglio la sicurezza pubblica, e dulcis in fundo oramai è insostenibile il poco rispetto verso le rappresentanze dei lavoratori da parte del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, di un Ministro della Giustizia e coadiuvato da sottosegretari che ha costretto il SiNAPPe Sicilia a manifestare in piazza perché stanchi di subire solo ed esclusivamente angherie.
A Siracusa , Palermo –Pagliarelli e Ucciardone-, Agrigento, situazione è esplosiva , la stessa sorte per le carceri di Messina, Caltagirone, Catania Bicocca E Piazza Lanza, Caltagirone, Giarre, Ragusa, Sciacca, Barcellona Pozzo di Gotto e Catania I.P.M., in generale in tutta la regione grazie all’inerzia dell’attuale Capo del Dipartimento che con i mancati interventi ha usato il metodo del dividi et impera tra direttori, Provveditore e rappresentanti sindacali, facendo implodere addirittura il settore delle Traduzioni. "Ora è il momento di portare in piazza i motivi della nostra protesta, cosi – denuncia il Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe Rosario Mario DI PRIMA -, i cittadini, le autorità, i mass-media, i politici dovranno sapere che le carceri in Sicilia stanno implodendo, con gravi rischi per l’ordine pubblico".
La manifestazione di protesta è prevista il prossimo 9 giugno davanti gli istituti penitenziari dell'isola dalle 16 alle 18.