Per adesso soltanto tre, ma assicurano che i malpancisti potrebbero arrivare anche dai banchi della maggioranza e ingrossare la flotta di quanti, a Palazzo del Carmine, vogliono rispedire a casa il sindaco Giovanni Ruvolo e la maggioranza che lo sostiene a quasi due anni dal voto che ha portato l'Alleanza per la Città al governo di Caltanissetta.
L'opposizione passa ai fatti e i consiglieri comunali Gianluca Bruzzaniti (Officine Politiche), Rino Bellavia (gruppo mistoe Alessandro Maira (Forza Italia), hanno presentato una mozione di sfiducia che presto passerà all'esame dell'aula ma avrà senso compiuto soltanto se avrà l'ok di 20 dei 30 consiglieri. Perché approdi in aula sono necessarie 12 firme.
In un chilometrico documento di 16 pagine in cui spiegano perché l'Amministrazione Ruvolo ha fallito su tutti i fronti, i tre consiglieri comunali dell'opposizione hanno aperto una nuova crepa nella voragine sorta in seno alla maggioranza che sostiene Ruvolo. Tante, infatti, le voci contrarie dentro i partiti come Pd e Udc così come nel Polo Civico, dove non è mancato il fuoco amico dai consiglieri.
“I sottoscriventi consiglieri comunali sottopongono all'attenzione dei Gruppi Politici presenti all'interno della compagine assembleare la necessità, oggi divenuta inderogabile, di Sostenere ed Approvare una mozione di sfiducia al Sindaco del Comune di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo e, ciò per diversi motivi che analizzeremo sia con riferimento alle motivazioni prettamente politiche, sussistenti in ordine a molteplici motivi, che, in ogni caso, con riferimento alle considerazioni di ordine giuridico-amministrative che riverberano, in primo luogo, dalla totale inadempienza del programma elettorale presentato alla Città”.
“In vista della imminente data del 2 giugno 2016, (primo giorno utile per la presentazione della mozione), si è ritenuto, preliminarmente, di analizzare la fattibilità della presentazione della mozione stessa e, ciò, alla luce della normativa applicabile al caso di specie”, scrivono nella premessa i sottoscrittori della mozione di sfiducia.
“Conseguentemente, e con riferimento al principale aspetto della qualificazione sostanziale ed al contenuto giuridico della motivazione richiesta dalla normativa vigente in materia, si ritiene che non possano sussistere dubbi sulla correttezza e legittimità del presente atto e, ciò, per le ragioni che da qui a breve analizzeremo sia in ordine alla c.d. motivazione politica, sussistente in ordine a molteplici motivi che, in ogni caso, con riferimento alle considerazioni giuridico-amministrative concretizzatesi e riassumibili, peraltro, nella totale “inadempienza del programma elettorale” in base al quale è stato eletto l'attuale Sindaco del Comune di Caltanissetta – aggiungono i firmatari -. Questo documento rimane integrabile in ogni sua parte ed è diretto a tutte le forze politiche presenti in seno al Consiglio Comunale con le quali riteniamo necessario aprire una sincera interlocuzione sulle molteplici problematiche che attanagliano la nostra Città”.
“Ogni singolo Partito, con le proprie peculiarità che lo contraddistinguono, valuterà liberamente se farsi carico di fronte la Città di Caltanissetta di una scelta che, noi, abbiamo proposto e condiviso e che ci auguriamo trovi consenso tra le forze sane del civico consesso”. L'auspicio di sfiduciare il sindaco c'è, ma in aula toccherà alla legge dei numeri (e del coraggio) decidere se Giovanni Ruvolo resti in sella fino al termine del suo mandato, oppure no.