Al processo sul cosiddetto "Sistema Saguto", in corso a Caltanissetta e che vede 14 imputati oltre all'ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, è il turno dell'avvocato di parte civile del Comune di Palermo, Giovanni Airò Farulla: "Non condivido la pena leggera (6 mesi, ndr) chiesta dalla Procura per il figlio di Silvana Saguto, Emanuele Caramma. Gli hanno regalato una laurea e non mi è sembrato pentito per nulla. Quando gli hanno chiesto se la tesi fosse stata scritta dal professore Carmelo Provenzano, ha detto di no. Eppure credo non ne ricordi nemmeno il titolo".
"Così come non condividiamo la richiesta di assoluzione per Vittorio Saguto, padre dell'ex giudice. C'è una intercettazione in cui la Saguto – osserva l'avvocato – dice al padre: 'abbiamo bisogno di 800 euro, prendili dalla mia borsa nera e fammeli avere'. Quale padre non si chiede perché la figlia ha quel contante in una valigia?. Il sistema ha coinvolto avvocati, magistrati, professionisti e perfino un prefetto. Abbiamo visto che i festeggiamenti per il compleanno della Saguto si è tenuto in un palazzo istituzionale. Credo che non solo vadano condannati tutti gli imputati ma anche che rispetto a quanto chiesto dal pm, in maniera egregia per alcuni troppo leggera per altri, la pena vada rapportata ai fatti". (ANSA).
“Il sistema Saguto coinvolge anche i familiari dell'ex giudice”, legale parte civile chiede la condanna per tutti gli imputati
Lascia un commento
Lascia un commento