Quando il gommone stava affondando, Boubacar Toure è stato salvato dalle mani di chi è corso ad aiutarlo. Anche per questo martedì sera, quando ha visto che un autobus era precipitato dal cavalcavia, Boubacar Toure non ci ha pensato un attimo ad andare a vedere se poteva soccorrere qualcuno. Arrivato dieci anni fa in Italia dal Gambia, l’operaio di 27 anni ha estratto per primo alcuni corpi rimasti incastrati nel mezzo.
“Ho sentito il rumore del bus che si è schiantato. Un mio amico mi ha detto ‘è il terremoto’. Ma non poteva essere. Un altro mio amico ha aperto la finestra e abbiamo visto il pullman. Sono andato sul posto e la prima persona che ho visto è stata una donna con una bambina che in inglese ci diceva ‘mia figlia, mia figlia’. Ho tirato fuori la bambina e la madre”. Inizia così il racconto di uno dei primi soccorritori, l’operaio ghanese Abubacar Touré, che nella serata di martedì 3 ottobre è intervenuto per prestare soccorso nel terribile incidente avvenuto a Mestre, dove un pullman è precipitato da un cavalcavia causando la morte di 21 persone. “Poi sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco – continua – Quando i pompieri hanno spento le fiamme sono riuscito a tirare fuori anche un cane”. “Se stanotte ho dormito? No, non ci sono riuscito”.