Pubblicato il: 30/07/2013 alle 09:18
Ancora truffe attraverso il “Cash Trapping”, ovvero il nuovo ma semplice sistema per raggirare chiunque cerchi di prelevare denaro da un qualsiasi sportello bancomat. Il sistema è ben collaudato, si inserisce una sbarra di alluminio nella feritoia da dove vengono espulse le banconote con del nastro biadesivo su ambo i lati e si attende la vittima. Il cliente effettua tutta l’operazione ma non riceve i contanti perché rimasti bloccati nella lastra metallica. Sul monitor il sistema va in “blocco” segnalando un malfunzionamento, quindi, il cliente ignaro di tutto si allontana credendo di non aver subito alcun danno poiché la macchina si è guastata durante il prelievo; così non è, il furto è già consumato, difatti non appena il cliente si allontana i delinquenti si recano al bancomat e con un piccolo gancio rimuovono la bacchetta di alluminio con le banconote ancora “intrappolate”, da qui “Cash Trapping”.
Un sistema utilizzato anche da una coppia, lui Emenuele Votadoro catanese di 41 anni e lei Daniela Guarino ragusana di 37 che in trasferta in via Risorgimento a Ragusa hanno tentato di mettere in pratica il “Crash trapping”. Lo scorso 5 febbraio, come da manuale, hanno installato il kit nello sportello bancomat di via Risorgimento ed hanno atteso la prima vittima.
I due erano riusciti, in quella occasione, a mettere le mani sui 250 euro appena prelevati dalla vittima. Il titolare del bancomat quindi non ha potuto prelevare le banconote ma ha però avvisato la polizia di quanto accaduto. Gli agenti, dopo appurati sopralluoghi, erano riusciti ad inchiodare la giovane coppia.
Sempre la polizia ha fatto luce su altre truffe avvenute sempre attraverso il cash trapping. La prima il 23 dicembre dello scorso anno in viale delle Amerche a Ragusa e la seconda il 5 febbraio scorso sempre ai danni della banca Agricola di via Risorgimento poco prima dell’arresto definitivo. In entrambe le occasioni erano riusciti a truffare le proprie vittime mettendo le mani su prelievi di 250 euro. Grazie ai controlli delle immagini delle telecamere degli istituti bancari gli agenti sono riusciti ad inchiodare la coppia anche alle altre truffe avvenute in passato. Altro risultato investigativo di rilievo raggiunto nella lotta a questo diffusissimo fenomeno criminale è stata l’individuazione da parte della Squadra Mobile di altri due truffatori, S.S., di 43 anni e T.G., di 40 anni, entrambi di Caltanissetta. Entrambi hanno messo a segno due truffe nel circondario ibleo il 17 e ed il 27 dicembre ai danni dello sportello bancomat della B.A.P.R. di via Risorgimento. Anche in tali circostanze, i malviventi erano riusciti a mettere le mani su 250 euro per ciascun prelievo degli ignari clienti. I due sono stati segnalati alla Procura.