Pubblicato il: 10/07/2013 alle 10:43
Il bivio prende la forma di un interrogativo: F35 sì o F35 no? Governo e maggioranza sono di nuovo alle prese col delicato e controverso tema dei cacciabombardieri Usa. E questa volta a scendere in campo, in prima persona, è il ministro alla difesa, Mario Mauro, in pressing su Pdl, Pd e Scelta Civica affinché anche in Senato si approvi una mozione unitaria come avvenuto nei giorni scorsi alla Camera. Il caso torna di attualità perché da domani in aula al Senato sono già calendarizzate le mozioni di Sel e Movimento 5 Stelle sulla partecipazione dell'Italia al progetto del cacciabombardiere di fabbricazione americana e il Pd rischia di nuovo di spaccarsi per la posizione dell'ala pacifista che chiede la sospensione immediata della partecipazione italiana al programma di realizzazione dell'aereo. Il dibattito impazza sul web, attraverso una mobilitazione di massa che ha invaso i social network dove sono state avviate petizioni per raccogliere migliaia di firme per dire “no”.
La redazione di SEGUONEWS.IT ha voluto conoscere le posizioni di due parlamentari del Nisseno eletti a Montecitorio: Azzurra Cancellieri del Movimento 5 Stelle e Alessandro Pagano del Popolo della Libertà. Ecco le rispettive considerazioni che abbiamo raccolto dai due deputati.
“Il M5S – spiega Azzurra Cancellieri – ha presentato insieme a Sel una mozione contro l'acquisto degli F35. Se fosse stata votata favorevolmente dalla Camera, l'Italia avrebbe risparmiato 50 miliardi in 30 anni senza andare incontro ad alcuna penale,questi soldi si potrebbero invece utilizzare per i canadair di cui molte zone necessitano. Invece la nostra mozione è stata rigettata da quel Parlamento che dovrebbe rispettare la Costituzione in cui i padri costituenti hanno scritto chiaramente che il nostro Paese rifiuta la guerra. Allora perchè tutto questo impegno, non solo economico, negli armamenti, quando anche gli stessi americani e molti altri Paesi europei hanno abbandonato il progetto?”, si chiede l'esponente grillina.
Parere diverso, quello espresso da Alessandro Pagano: “La questione degli F35 è stata, obiettivamente, un’occasione ghiotta per alcune forze politiche per fare della sterile e inutile propaganda sul presupposto, del tutto falso e arbitrario, che le risorse stanziate per l’acquisto degli F35 sarebbero state sottratte ad altri interventi pubblici di competenza dello Stato. Oltre ad essere manifestamente erronea – aggiunge il deputato pidiellino – tale posizione è illogica e irrazionale. Data la complessità degli attuali scenari geo-politici e i rischi derivanti dal continuo e incessante insorgere di nuovi conflitti armati, è assolutamente impensabile che un Paese non possa disporre di un moderno ed efficace sistema di difesa in grado di garantire sia un’efficace azione preventiva che strettamente difensiva. Per assicurare concretamente la pace, un valore universale assoluto e inderogabile, è necessario dunque disporre di un apparato come senz'altro è quello rappresentato dagli F35. Diversamente, infatti, la salvaguardia della pace e del rispetto reciproco tra i popoli nonché l’osservanza delle norme del diritto internazionale non resterebbero che un’utopia irrealizzabile”.