Pubblicato il: 03/08/2013 alle 15:26
Il Washington Post dedica un lungo ritratto sulla home page del proprio sito a Rosario Crocetta, “il primo governatore dichiaratamente gay in Sicilia” che “ottiene consensi con la sua crociata anti mafia”. In una corrispondenza da Palermo, il quotidiano Usa racconta ai lettori americani la vicenda del “politico più improbabile” mai scelto per “governare il paese di Cosa Nostra”. “Da quando ha vinto la poltrona di governatore nove mesi fa, Crocetta ha portato la sua crociata in tutta l'isola, scuotendo un nido di vespe”, scrive il Post che, per voce di Ivan Scalfarotto, parlamentare e attivista per i diritti degli omosessuali, spiega ai lettori americani la rivoluzione rappresentata dall'ultima elezione. “Avere Crocetta in Sicilia è come avere un gay dichiarato eletto governatore in Alabama”. Scalfarotto ritiene inoltre che la sessualità di Crocetta sia stata “un dettaglio minore per gli elettori”, rispetto a ciò che il governatore aveva fatto in precedenza contro la mafia. “I suoi avversari affermano che l'immagine che Crocetta dà di sè è troppo bella per essere vera”, scrive ancora il Washington Post, “ma se i suoi primi mesi da governatore forniscono una indicazione, i magistrati antimafia sostengono che almeno e' sulla strada giusta”. Lo scambio continuo di informazioni tra la giunta Crocetta e i magistrati dell'isola, viene commentato da Leonardo Agueci, procuratore aggiunto di Palermo: “Non posso dire ancora dove tutto questo ci porterà, ma posso dire che e' qualcosa che non avevamo mai visto prima da un governatore” siciliano”.