Pubblicato il: 21/10/2013 alle 16:35
Tra le varie audizioni di oggi, in occasione del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato a Caltanissetta, anche il sindaco del capoluogo nisseno – che è del PdL – ha esposto la sua relazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano. Ed è stato il vicepremier ad accennare i contenuti delle esigenze manifestate da Campisi sulla tematica dell'immigrazione, considerato che Caltanissetta ospita uno dei Centri di accoglienza per immigrati d'Italia e uno dei nove esistenti in Sicilia, dove si susseguono rivolte – nel Cie in particolare – mentre da qualche anno sulle strade della città è in crescendo il fenomeno della prostituzione straniera.
                          “PIU' FONDI WELFARE PER CALTANISSETTA”
“Il sindaco di Caltanissetta – ha detto Alfano – ha fatto presente al comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, così come ha fatto anche il Prefetto, la delicata vicenda degli extracomunitari e come dal punto di vista sociale non sia accettabile tagliare i fondi dell’assistenza sociale per i nisseni a beneficio delle persone extracomunitarie. Ho assunto l’impegno di attivare il Ministro del welfare per una solidarietà sociale e un welfare a beneficio del Comune di Caltanissetta. Per l’ordine e la sicurezza il sindaco ha fatto presente che c’è il rischio prostituzione a margine del centro urbano e il Prefetto con le forze di polizia hanno garantito massima attenzione”.
“LO STATO IMPEGNATO AL MASSIMO PER ARRESTARE IL LATITANTE MESSINA DENARO”
Il responsabile del Viminale, inoltre, ha voluto soffermarsi anche sulle indagini per arrestare il superlatitante di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra inserito nell'elenco dei ricercati.
“Diciamo che una serie di iniziative della magistratura brillantemente eseguite dalle forze dell’ordine hanno chiuso il cerchio sui fiancheggiatori di Messina Denaro. A questa ricerca lo Stato è impegnato al massimo dello sforzo senza sosta e con tanta speranza. E’ chiaro che non si può dire di più ma da ministro dell’Interno e da ministro siciliano ne coltivo molto la concreta speranza”.
“ZONA FRANCA, NUOVO MODO PER AFFRONTARE LA SICUREZZA”
Il colloquio tra Alfano e i cronisti s'è poi spostato anche sulla zona franca della legalità nel Nisseno e se è tra gli obiettivi del Governo nazionale portare avanti iniziative concrete sul progetto in itinere: “Abbiamo parlato con Antonello Montante della zona franca, un accordo sul Pon sicurezza relativo al modello Caltanissetta-Caserta. Dico questo perché la riunione l’ho chiamata “modello Caltanissetta”, per sottolineare che qui è nato un nuovo modo di affrontare il tema della sicurezza attraverso il coinvolgimento di importanti pezzi della società civile nello specifico Confindustria nissena. Il sistema della sicurezza è affidato tradizionalmente allo Stato e alle sue articolazioni, a Caltanissetta si è verificato un incarnarsi della sussidiarietà in materia di sicurezza che ha avuto come co-protagonista dello Stato anche la società civile con la ribellione delle associazioni di categoria. E’ questo il modello di Caltanissetta: partecipazione, non a chiacchiere, ma con accordi protocolli e denunce, di pezzi importanti della società civile, organizzati in associazione, al sistema della sicurezza nazionale”.
FOTO A CURA DI EMANUELE NUGARA