Pubblicato il: 16/10/2013 alle 14:57
Superare la “ Bossi- Fini” e realizzare una nuova e più qualificata rete di accoglienza, rispettosa dei diritti dei migranti e dei lavoratori che vi operano. E' quanto sostiene in un documento il circolo Centro Storico del Partito Democratico di Caltanissetta, che analizza anche i risvolti sul futuro del Centro di accoglienza richiedenti asilo di Pian del Lago. Occorre, secondo il Pd nisseno, “abbandonare ogni colpevole indifferenza e rivedere le politiche di aiuto ai profughi ed ai migranti”.
“Le nuove norme, da approvare al più presto, dovranno fondarsi sul rispetto dei diritti dei migranti, che sono innanzitutto persone. Il superamento della Bossi – Fini obbliga le Istituzioni ad interrogarsi seriamente sull’attuale struttura dei Centri di Accoglienza, che vanno ripensati come luoghi di integrazione ed ospitalità, in stretto rapporto con i Comuni e con le altre istituzioni socio-assistenziali, formative e sanitarie. Anche il Centro di Accoglienza di Pian del Lago a Caltanissetta va ridefinito, investendo sulla costruzione di una nuova rete territoriale di accoglienza, che valorizzi le competenze professionali dei tanti bravi operatori”, è un altro passaggio del documento dei democratici nisseni iscritti al Circolo Centro Storico che così prosegue:
“In prospettiva della necessaria riforma non può più essere tollerato che la gestione dei Centri Governativi venga affidata tramite Gare improntate al meccanismo del massimo ribasso, non adoperando gli strumenti che premiano l’offerta qualitativamente più vantaggiosa. In tutta Italia è già stato denunciato, da più parti, che le Gare affidate con il ribasso d’asta hanno portato , quasi sempre, ad un peggioramento della qualità dei servizi ai migranti, costretto i lavoratori a sottoscrivere contratti capestro pur di conservare il lavoro, aumentato a dismisura il contenzioso tra le ditte partecipanti alle gare. Tale effetto perverso si è verificato anche a Caltanissetta, dove la Gara per l’affidamento della Gestione di “Pian del Lago”, durata anni con una lunga sequela di ricorsi ed impugnative delle ditte concorrenti, è stata infine aggiudicata ad un raggruppamento di imprese, l’Auxilium di Senise (PZ). La Ditta – osservano ancora i responsabili del circolo Centro Storico – ha condizionato la riassunzione di una parte del personale proveniente dalle precedente gestione, ad un declassamento dei livelli di inquadramento contrattuale ed alla diminuzione dell’orario di lavoro, con la conseguente riduzione delle retribuzioni. Ciò utilizzando in modo spregiudicato gli ammortizzatori sociali (i contratti di solidarietà), nonostante la Gara sia stata aggiudicata con condizioni economiche assai vantaggiose.
“Situazioni simili non devono più ripetersi – conclude il documento -. Il Parlamento, che è chiamato ad affrontare l’urgenza dell’abrogazione della Bossi- Fini, ponga tra gli obiettivi imprescindibili il rispetto dei diritti dei migranti insieme alla tutela della dignità dei lavoratori impegnati nella nuova rete di accoglienza ed integrazione.