Pubblicato il: 31/08/2013 alle 17:49
“In Sicilia ci sono molti esempi positivi di integrazione e accoglienza. Ringrazio le forze di polizia per il loro impegno, profuso, ogni giorno, in silenzio”. Lo ha detto il ministro per l'Integrazione Cécile Kynge, ad Erice, nel Trapanese, per un incontro promosso dalla Cgil.
“La mia visita vuole essere un segnale per testimoniare la sensibilità del governo e il sostegno al territorio siciliano – ha aggiunto il ministro – Il tema dell'immigrazione non riguarda solo quanti arrivano ma anche chi è sul posto ed è chiamato ad adoperarsi per l'integrazione”.
Sul fenomeno degli sbarchi che sono aumentati in questi mesi sulle coste siciliane, l'esponente del Governo Letta ha detto: “La responsabilità nel fronteggiare l'ondata di sbarchi di immigrati dovrebbe ricadere da un lato sull'Italia e dall'altro sulle comunità europea e internazionale”. Per il ministro la problematica, comunque, può essere affrontata seriamente “conoscendo le realtà di origine dei migranti e le ragioni che ci sono dietro la scelta di fuggire via dal proprio Paese”.
Cecile Kyenge ha affrontato anche il tema legato alla gestione dei Centri di Identificazione ed espulsione presenti in Sicilia, tra cui a Caltanissetta dove da tempo si registrano continue sommosse degli immigrati ed evasioni. “Il governo ha avviato una riflessione sui Cie per valutare condizioni e utilità delle strutture”, ha detto il ministro secondo cui “il modo migliore per fare una riforma – così come ho già detto per la cittadinanza – è quella della condivisione e della partecipazione dal basso, coinvolgendo tutti gli attori e le istituzioni, ma anche ascoltando chi la pensa diversamente da noi. Non è la ministra a dettare un modello: questo deve essere frutto di un confronto”, ha aggiunto. Secondo Kyenge, l'immigrazione “non è solo emergenza” e “l'Italia è chiamata ad attuare una politica che dimostri che con una buona gestione può essere una risorsa”. Il ministro ha annunciato che domani pomeriggio visiterà il Cie
di Trapani Milo, teatro, anche recentemente, di rivolte e tentativi di fuga.