Pubblicato il: 03/02/2020 alle 09:56
Apprendiamo dai giornali che l’Amministrazione vorrebbe realizzare un centro di stoccaggio per rifiuti indifferenziati in Via Rochester.
Ci chiediamo fino a che punto potrà spingersi la fantasia negativa e nefasta di questa Amministrazione; quali siano gli ispiratori di iniziative cervellotiche, assurde e prive di ogni minima programmazione, studio e analisi.
In un’area così strategica, utile e funzionale allo sviluppo di tipo commerciale come quella di Via Rochester, accanto al mercato ortofrutticolo, dove sarebbe possibile allocare fiere, spettacoli viaggianti, dare finalmente uno spazio attrezzato e funzionale al mercatino settimanale, dove lo spazio all’interno della città diventa risorsa, cosa pensano di fare i nostri eroi? Un’area di stoccaggio di…”munnizza”.
Sapevamo che questa Amministrazione non avrebbe avuto visione, che senza un minimo di programma serio e concreto sarebbe andata incontro a scelte illogiche, ma arrivare al punto di creare condizioni deleterie alla città e ai suoi cittadini questo non possiamo permetterlo.
Troppi disastri, troppa approssimazione, troppa impreparazione fino ad oggi su temi di ordinaria amministrazione; ma se adesso questi mettono mani anche al territorio danneggiandolo e mortificandolo ulteriormente con scelte assurde irrimediabili, questo no. Questo non lo possiamo più concedere.
Ma ci chiediamo altresì, questa idea del centro di stoccaggio, in quale piano di sviluppo si incastona? In quale programmazione e fatta da chi notiamo questo progetto? Ma per fare cosa? E chi sono gli attori di questo spettacolo, cioè chi realizzerebbe l’impianto e chi lo gestirebbe?
Caltanissetta Protagonista presenta questa interrogazione al Sig. Sindaco in forma non canonica ma attraverso questa lettera per la quale pretende un immediato confronto tecnico. Non si tratta più di politica e di prese di posizione dell’opposizione nei confronti della maggioranza o di chi amministra; non abbiamo il tempo di aspettare le risposte, quando arrivano alle interrogazioni che mortificano e umiliano puntualmente gli interroganti.
Adesso basta, non possiamo più permettere di giocare e far fare esperienza a persone che giocano a far gli amministratori, nell’interesse dei cittadini tutti, compresi quelli che ancora una volta, stoltamente si sono fatti abbindolare da slogan e promesse di cambiamento a forma di bolla di sapone.