Pubblicato il: 24/08/2016 alle 10:27
Stretti tra un tasso di disoccupazione giovanile oltre il 35% e la quota di Need (non lavoro nè studio) più corposa d’Europa, un numero sempre più grande di giovani italiani si rimbocca invece le maniche e sceglie la strada dell’impresa.
Nel secondo trimestre dell’anno, il saldo positivo delle aziende costituite da under 35 supera le 20mila unità ed è pari al 54,1% del saldo complessivo delle imprese italiane. Le oltre 31mila iscrizioni di imprese di under 35 rappresentano infatti il 31,6% delle iscrizioni del periodo mentre nello stesso periodo sono state chiuse 10mila imprese giovanili. A scattare la fotografia dell’imprenditoria giovanile nel trimestre è Movimprese, indagine di Unioncamere-Infocamere.
Finanza, servizi alla persona, pubblicità sono le attività più attrattive per i giovani imprenditori, tanto che tra aprile e giugno scorsi sul totale delle nuove imprese iscritte in questi ambiti, le attività ideate da under 35 superano il 40%.
Altro dato incoraggiante è la forte spinta dei giovani del Mezzogiorno: le loro 8.366 imprese in più corrispondono infatti ad oltre il 40% del saldo complessivo delle imprese di under 35. «I giovani continuano a scegliere con convinzione la via dell’impresa per costruire il proprio futuro – commenta il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello – Più della metà della crescita del tessuto imprenditoriale si deve, in questo trimestre, agli under 35. Dobbiamo impegnarci a creare le condizioni per consentire a queste imprese di crescere ed affermarsi sul mercato».