Pubblicato il: 26/07/2019 alle 17:07
“Pioggia di fondi in arrivo per la Sanità siciliana. Grazie all'intenso lavoro svolto dal Nucleo di valutazione degli investimenti del Ministero della Salute, sono stati sbloccati più 236 milioni per 42 ospedali e strutture sanitarie in Sicilia, tra cui figurano l’Ospedale "Sant'Elia" di Caltanissetta e il PTA di Gela”. A darne comunicazione è il deputato del Movimento 5 Stelle del Nisseno Dedalo Pignatone che nella sua attività professionale di avvocatura, già dal 2010 si occupa di organizzazione sanitaria, dal punto di vista legale, vincendo importanti e primarie sentenze a tutela dei pazienti e dei lavoratori delle strutture sanitarie.
Il parlamentare Cinquestelle, ha mostrato in questi anni un’attenzione particolare verso il mondo sanitario e alcune delle sentenze vinte e passate in giudicato, stanno facendo importante giurisprudenza in Italia.
“Nel dettaglio, – continua il deputato – sono previsti 11 milioni e 400 mila euro per lavori di completamento della ristrutturazione ed adeguamento a norma locali del Presidio Ospedaliero di Caltanissetta e 4 milioni e 845 mila euro per la realizzazione del nuovo PTA di Gela. Tra gli altri principali interventi nella nostra Isola, figurano: l’Ospedale Cervello di Palermo con quasi 40 milioni per la messa a norma; 21 milioni per il nuovo presidio Polivalente di Alcamo; 14 milioni per il S. Antonio Abate di Trapani; 10 milioni per il S. Isidoro di Giarre; 13 milioni per un nuovo poliambulatorio all’Ospedale Cannizzaro di Catania; 13,5 mln per l’ospedale Basilotta di Nicosia; 13 milioni per l’Ospedale pediatrico di Palermo; 11,5 milioni per l’Ospedale di Corleone”.
“Finalmente, dopo anni, – conclude Pignatone – lo Stato torna a investire nelle strutture sanitarie, mirando anche a colmare quell’evidente divario tra Nord e Sud. A questi interventi, ne seguiranno presto altri per la Sicilia e per anche per quelle Regioni che hanno tardato a presentare le reti ospedaliere e che si stanno mettendo in regola per ricevere le risorse: Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Calabria”.