Pubblicato il: 12/03/2022 alle 19:13
La 'bambina con la caramella' fa il giro del mondo. Una foto di una bimba ucraina di 9 anni, in bocca un lecca-lecca, nelle mani un fucile a doppia canna. Seduta sul davanzale della finestra di un'edificio squassato dal fuoco russo: simbolo dell'infanzia negata nel Paese invaso da Mosca, ma con un'espressione di sfida, non di terrore, come a raccontare la fierezza del popolo ucraino anche in così tenera età. La foto, scattata dal padre della bambina, Oleksii Kyrychenko, e postata su facebook sotto al titolo 'Ragazzina con caramella' proprio per "portare l'attenzione del mondo sull'aggressione russa", rimbalza sui social dopo che è stata ripresa da Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo.
"Per favore, non ditele che sanzioni più dure sarebbero troppo costose per l'Europa!" è il messaggio con cui il politico polacco accompagna il suo post, riferimento ai timori di alcuni settori economici per un'escalation di sanzioni.
I capelli castani intrecciati con un nastro che ha i colori giallo-azzurro della bandiera ucraina, la gamba destra distesa lungo il davanzale e lo sguardo volto verso l'esterno, come un soldato che sta di guardia, un soldato di soli 9 anni che non pare affatto terrorizzato. Per quanto 'costruita', la foto è d'impatto così' forte che in poche ore diventa 'virale'. I retweet del solo post di Tusk sfiorano quota 5.000, su facebook il papà Oleksii supera le 200 condivisioni. Una foto-icona della tragedia dei bambini, sfollati, privati della scuola, uccisi dai bombardamenti, colpiti persino alla nascita negli ospedali pediatrici come a Mariupol, e di una resistenza che non intende piegarsi. (ANSA)