Nei giorni scorsi Cittadinanzattiva , nel corso dell’evento “ Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertifcazione sanitaria e Pnrr “ svoltosi a Roma presso la Sala di Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha presentato un interessante report in cui vengono analizzati dati ufficiali forniti dal Ministero della Salute relativi al 2020. Il report di Cittadinanzattiva ha individuato alcuni indicatori per valutare il livello di offerta sanitaria in tutto il territorio nazionale. Ad intervenire nel dibattito è l'associazione "Noi per la salute – Tina Anselmi" guidata da Giuseppe Pastorello, componenti Michele Rizzo, Ilaria Insisa, Ermanno Pasqualino e Gian Bruno Lo Porto.
In questo contesto hanno particolarmente attratto la nostra attenzione due dati che si riferiscono alla provincia di Caltanissetta. Nella nostra provincia vi è un ginecologo ospedaliero ogni 40.564 donne e un cardiologo ospedaliero ogni 36.000 abitanti. Per renderci conto delle diverse opportunità basta evidenziare che a Catania vi è un ginecologo ospedaliero ogni 2700 donne e che a Messina vi è un cardiologo ospedaliero ogni 4300 cittadini.
Il progetto Ahea è un programma dell’Unione Europea dedicato alla salute in vigore nel periodo 2021-2027 che ha l’obiettivo di approcciare il fenomeno dei cosiddetti “deserti sanitari “ a livello europeo, fenomeno che possiamo affermare si caratterizza per l’assenza o rarefazione , in rapporto alla popolazione residente , dei professionisti sanitari in specifiche zone del Paese.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento per la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (DM 77) e la sottoscrizione dei Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS) tra il Ministero della Salute e ciascuna Regione e Provincia Autonoma, sono stati raggiunti due importanti traguardi previsti dalla Missione 6 salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per rendere sempre più efficace il nostro Sistema Sanitario nazionale, con l’obiettivo di garantire equità di accesso alle cure, nonché rafforzare la prevenzione e i servizi del territorio.
Tenuto conto di quanto riportato dai documenti ufficiali si evince il Pnrr provvede a finanziare gli investimenti e solo in piccola parte le spese gestionali relative al personale. Il dato che emerge dal report di Cittadinanzattiva è che le 39 provincie che presentano il rapporto più alto persone/personale sanitario non corrispondono con le provincie destinatarie del maggior numero di Case della Comunità e di Ospedali di Comunità. Problematica particolarmente importante da segnalare è la desertificazione sanitaria nelle cosiddette aree interne del Paese. A Caltanissetta sono state assegnate 9 Case della Comunità e 2 Ospedali di Comunità.
Una ultima considerazione riteniamo doverla esplicitare in riferimento alla carenza di personale medico che è sicuramente un fattore che agevola la desertificazione sanitaria. Riteniamo che, sia pur tardivamente, sia giunto il momento che si investa sulle risorse umane modificando i criteri di accesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia ampliando in modo molto significativo il numero di possibili iscrizioni e al contempo si incrementi in modo statisticamente significativo i posti nelle scuole di specializzazioni.