Pubblicato il: 26/09/2020 alle 20:19
“In trincea per amore” è il titolo del libro (ediz. Paoline) che verrà presentato lunedì 28 settembre alle ore 18 in un incontro nell’isola pedonale di corso Umberto, davanti alla libreria delle Paoline, nell’ambito del ciclo “Caltanissetta città che legge” promosso dall’assessorato alla cultura. L’autrice è Angela Iantosca, giornalista romana che in questo volume racconta spaccati di vita e accompagna nel mondo di quelle famiglie, con membri tossicodipendenti, che negli anni vengono maltrattate, mandate sul lastrico dai propri familiari e che, per arginare la dipendenza dalla droga si trovano a dover compiere scelte drastiche, ad ammettere le proprie responsabilità.
L’autrice (che ha scritto anche un altro libro sulla tossicodipendenza: “Una sottile linea bianca”) svolge un forte impegno sociale e civile con varie attività di divulgazione e di prevenzione. “La droga – dice – è “democratica”, nel senso che non si ferma di fronte ai titoli di studio, e riguarda inesorabilmente tutti, le periferie e il centro delle città. Dopo avere incontrato famiglie in tutta Italia ho voluto raccontare adesso l’importanza del chiedere aiuto, la necessità di far rete, di trovare la forza di compiere scelte estreme per salvare un figlio, di mettersi in discussione, di comprendere le proprie responsabilità, di ritornare a vivere per poter davvero aiutare chi ha bisogno di aiuto”. La presentazione di lunedì è organizzata in collaborazione con Casa Rosetta, che opera con tre comunità sul fronte del recupero dalla tossicodipendenza; con l’autrice dialogherà il presidente di Casa Rosetta, Giorgio De Cristoforo.
Il tema delle dipendenze patologiche è purtroppo sempre più largamente presente nella società di oggi: dipendenze da droghe, o “sostanze”, ma anche da alcol, gioco d’azzardo, disturbi del comportamento alimentare, e molto altro ancora. La situazione a Caltanissetta e nel territorio siciliano non è dissimile da quella nazionale, minuziosamente analizzata anche dal recente annuale rapporto parlamentare sulle tossicodipendenze. C’è anche qui una crescente precocità adolescenziale nel primo approccio con le sostanze – anche con le nuove, tra le quali in primo piano c’è il micidiale crack – e una diffusa mancanza di consapevolezza dei rischi e dei danni conseguenti, e anzi una diffusa errata convenzione che alcune droghe, quelle cosiddette leggere, on producano rischi o danni. E c’è anche qui, in molti adulti, non c’è sempre la possibilità o la capacità di cogliere segnali, di intervenire, di non chiudere negli occhi. E quando il danno si rivela, in modi spesso drammatici e disperanti, è il crollo.
Come difendersi, come contenere, come rimediare? Non ci sono ricette taumaturgiche valide per tutti. C’è, per questo come per altri aspetti della vita, la necessità di essere attenti, vigili, aperti. E la capacità di fidarsi di chi – istituzioni pubbliche o della sussidiarietà – può darti una mano, e di fare tesoro anche delle esperienze altrui.
Le storie sono il cuore del libro di Angela Iantosca, nel quale non mancano i dati sulla tossicodipendenza e gli approfondimenti di medici, psicoterapeuti, psicologi, e di chi ha vissuto la droga, ne è uscito e ha deciso di restituire il dono del ritorno alla vita, con la creazione di associazioni di riferimento per i familiari.