Pubblicato il: 22/03/2016 alle 09:21
In volo malgrado tutto. Anche a costo di mettere a rischio la propria vita per salvarne un'altra. Così, questa notte, gli “angeli” del 118 di Caltanissetta si sono mobilitati sul filo dei minuti per reperire un farmaco salvavita destinato ad un ventenne ricoverato nell'ospedale di Nicosia. E nel cuore della notte è partita la caccia al farmaco in tutta la Sicilia. A gestire con grande tempismo l'operazione sono stati gli operatori del Sues 118 di Caltanissetta che, via filo, si sono messi in contatto con alcuni ospedali isolani fin quando il prezioso farmaco è stato individuato a Palermo. Ma le condizioni atmosferiche, stanotte, non erano ottimali e il trasferimento dal capoluogo isolano a Caltanissetta si è quindi reso impossibile.
Così, senza esitare un secondo, gli operatori della centrale Salvatore Occhipinti, Fedele Ricotta e Giuseppe Di Vanni – coordinati dal nuovo direttore Giuseppe Misuraca – hanno fatto alzare in cielo l'eliambulanza dalla postazione “Sant'Elia” diretta a Boccadifalco. Un rischio non indifferente quello affrontato dai piloti Carlo Ciprico e Alessandro Molteni insieme al medico anestesista Rita D'Ippolito e all'infermiere professionale Giovanni Giaimo, nonostante il clima non fosse dalla loro parte per decollare in condizioni di sicurezza. Ma la priorità era salvare il ventenne in pericolo di vita, e così è stato. In meno di un'ora è stato quindi preso il farmaco, trasferendolo successivamente all'ospedale di Nicosia per affidarlo ai medici che lo hanno somministrato al ragazzo. Ancora una volta, la centrale del 118 – competente anche per le popolose province di Enna e Agrigento e con centinaia di piccole e grandi emergenze da gestire quotidianamente – si è distinta per impegno e professionalità, malgrado siano sempre più ridotte le forze in organico. Un servizio di emergenza-urgenza troppo bistrattato e che invece andrebbe potenziato e rilanciato.