La moglie si è presentata in caserma avanzando forti sospetti. Secondo lei, sarebbe stato il marito , ex funzionario dell’ispettorato del lavoro di Catania attualmente in pensione, ad appiccare il fuoco.
La donna, a seguito di un violento litigio era stata cacciata dalla casa coniugale a Tremestieri Etneo, e per tale ragione si era trasferita a Nicolosi, in quella casa acquistata anni addietro in comunione di beni.
I vigili del fuoco non hanno potuto far altro che constatare l’incendio del villino, completamente distrutto: nel corso del sopralluogo, inoltre, hanno trovato delle bombole di gas, di cui una con valvola aperta.
La vittima, e successivamente le due figlie, hanno raccontato che l’uomo era ingiustificatamente ossessionato dalla gelosia e dal fatto che la donna, con circa quarant’anni di matrimonio alle spalle, potesse avere una presunta relazione extraconiugale.
La donna ha riferito che nel tempo i rapporti con il marito si erano notevolmente incrinati, perché sempre più perseguitato dalla gelosia: così cercava in ogni modo di trovare tracce dell’infedeltà coniugale sottraendole i cellulari per cercare dati o messaggi inviati dal suo presunto amante ed era più volte giunto ad apostrofarla con frasi ingiuriose. (La Sicilia)