Pubblicato il: 08/08/2014 alle 07:10
Tutti pensiamo e speriamo che non ci capiti mai di dover essere presenti sul luogo di un incidente stradale.
Purtroppo, però, prima o poi tale evenienza potrebbe accadere ed è quindi di fondamentale importanza conoscere poche e semplici regole da seguire per prestare una prima assistenza agli eventuali infortunati.
Con il termine di primo soccorso s’intende il primo aiuto, la prima modalità di assistenza prestata alla/e vittima/e di un malore e/o di un trauma, in attesa dell’intervento di personale qualificato e dotato di mezzi idonei che deve essere chiamato telefonicamente ad accorrere sul posto nel più breve tempo possibile. Oltre alla chiamata i nostri compiti consistono nell’assicurare, per quanto possibile, la sopravvivenza dell’infortunato ed evitare l’insorgenza di ulteriori lesioni conseguenti ad un mancato soccorso o ad un soccorso scorretto o inadeguato in attesa dell’arrivo di soccorritori professionali.
Non è quindi sempre vero che non fare niente significa non sbagliare.
Inoltre è altrettanto vero che non possiamo “defilarci” dall’aiutare un ferito con la scusa che non sappiamo come comportarci.
Vale la pena a tal proposito ricordare che è obbligatorio, per tutti noi, prestare assistenza a chi si trovi in difficoltà. Obbligatorio innanzi tutto per dovere morale ma anche perché i codici penale e stradale puniscono l'eventuale omissione di soccorso: scappare dopo un incidente può addirittura comportare l'arresto.
In tal caso occorre riferirsi all'articolo 593 del codice penale che impone, a chi trovi un corpo che sia o che sembri inanimato o in evidente difficoltà o pericolo di vita, l'immediata assistenza e l'allerta istantanea delle autorità e dei soccorsi, pena la reclusione fino ad un anno o una multa di 2500 euro.
Ciò però non significa assolutamente che dovremo improvvisarci medici, perché così facendo rischieremmo di peggiorare la situazione o di causare ulteriori danni (secondo gli articoli 589-590 del codice penale chi presta soccorso deve farlo in modo corretto: in caso di soccorso che provochi un peggioramento o in casi estremi la morte dell'infortunato, il soccorritore può esser passibile dei reati di lesioni personali o, addirittura, omicidio colposo).