Pubblicato il: 14/12/2022 alle 15:03
Mentre in Qatar i mondiali di calcio stanno volgendo al termine, il ministero della Salute dell'Australia ha messo in guardia persone e medici sulla possibilità che i tifosi di rientro dalla Coppa del Mondo, possano aver contratto la cosiddetta "influenza del cammello". Un'infezione, conosciuta dal 2012, che colpisce le vie respiratorie e appartiene alla famiglia dei coronavirus, come il virus responsabile del Covid, ed è nota col nome di "Mers-CoV, sindrome respiratoria mediorientale".
Come si contrae
“Chiunque viaggi dal Medio Oriente, incluso il ritorno in Australia dopo aver partecipato alla Coppa del Mondo FIFA 2022, dovrebbe essere a conoscenza della sindrome respiratoria mediorientale”, ha riferito l'ente australiano, per poi precisare che la cosiddetta "influenza del cammello" è una "malattia respiratoria rara, ma grave", che “si diffonde attraverso il contatto ravvicinato con cammelli portatori del virus o con una persona infetta, oppure consumando carne di cammello cruda o latte di cammello non pastorizzato”.
Sintomi
Come precisato dall'Organizzazione mondiale della sanità in una nota, chi contrae la malattia può manifestare sintomi lievi alle vie respiratorie, ma in molti casi si registrano polmoniti gravi e anche decessi. La Mers-CoV si manifesta tipicamente con febbre, tosse e mancanza di respiro, ma sono stati segnalati anche sintomi gastrointestinali. La malattia, quando contratta in forma grave, "può causare insufficienza respiratoria che richiede ventilazione meccanica o supporto in un'unità di terapia intensiva". Corrono un maggior rischio di sviluppare la malattia in forma grave le persone anziane, i soggetti con un sistema immunitario indebolito e le persone con malattie croniche, come patologie renali, cancro, malattie polmonari croniche, ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete. La sindrome respiratoria mediorientale può essere contratta anche in forma asintomatica. Il contagio avviene stando a stretto contatto dei cammelli ma anche consumando alimenti derivati da questi animali, come ad esempio il latte, soprattutto se non è stato pastorizzato.
Trattamento. Al momento, come riferito dall'Oms, non è disponibile nessun vaccino o trattamento specifico contro la cosiddetta "influenza del cammello". "Diversi vaccini e trattamenti specifici per Mers-CoV sono in fase di sviluppo clinico. Tuttavia, In assenza di terapie specifiche, il trattamento dei pazienti è di supporto e basato sulle condizioni cliniche del paziente", ha sottolineato l'Oms.