Pubblicato il: 21/03/2025 alle 19:38
Il TAR Palermo, con un’ordinanza emessa all’esito dell’udienza odierna, accogliendo le richieste istruttorie del Comune di Serradifalco, ha disposto una perizia tecnica per valutare la persistenza delle condizioni per potere installare la discarica nel territorio di Serradifalco. L’installazione della discarica venne autorizzata nel 2019 e da allora i lavori sono andati a rilento e non sono stati completati: la società che la vuole installare ha quindi chiesto la proroga della V.I.A. (valutazione di impatto ambientale) alla Commissione Tecnica Specialistica. Nel frattempo numerosi cittadini di Serradifalco avevano segnalato all’Amministrazione Comunale il verificarsi di vari fenomeni di smottamento del terreno e di riversamento di acque nere che potrebbero arrecare danni alle imprese agricole e ai residenti delle zone nonché alla salute dei cittadini di quel Comune.
Il Sindaco di Serradifalco, Leonardo Burgio, ha quindi chiesto la revoca in autotutela dei provvedimenti autorizzativi ai quali l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente non ha risposto, concedendo la proroga richiesta alla società interessata. Da qui il ricorso al TAR Palermo, affidato all’avvocato Antonio Onofrio Campione, con il quale il Comune ha chiesto una nuova valutazione tecnica e la revoca in autotutela delle autorizzazioni. Come scritto, il TAR Palermo ha disposto una perizia tecnica affidata all’Ufficio Regionale del Genio Civile di Catania per effettuare le verifiche necessarie.
Il Sindaco di Serradifalco Leonardo Burgio ha dichiarato: «Non siamo contrari a priori alla discarica ma è stato dovere della nostra Amministrazione, sempre al servizio dei suoi cittadini, chiedere una verifica sulla persistenza delle condizioni per l’installazione dell’opera e così tutelare la salute pubblica. In questa occasione presteremo tutta la nostra attenzione nelle operazioni peritali, nominando luminari della materia che garantiranno la nostra posizione e la ricerca della verità. Rassicuro quindi i cittadini che difenderemo la loro salute. Spiace rilevare che se i dirigenti preposti dell’Assessorato Regionale avessero provveduto in via
amministrativa a compiere queste verifiche non avremmo proposto il ricorso: adesso ci affidiamo alla prudente e competente valutazione della Magistratura con il rispetto e la fiducia che abbiamo sempre nutrito nei suoi confronti».