Pubblicato il: 31/08/2019 alle 12:37
Un vertice al Comune, convocato dal sindaco Lucio Greco, per fare il punto sugli investimenti Eni a cinque anni di distanza dalla firma del protocollo d’intesa. A chiederlo sono stati i sindacati ma anche Sicindustria, con Gianfranco Caccamo che ha manifestato tutta la sua preoccupazione perché i progetti di Eni per lo sviluppo dei giacimenti offshore Argo e Cassiopea nel canale di Sicilia, sono a rischio. L’investimento è fermo a causa della mancata proroga della Valutazione di impatto ambientale (Via). L’associazione degli industriali si è quindi rivola alle forze politiche e sindacali: “Mettiamoci tutti attorno a un tavolo per discutere concretamente di programmazione, sviluppo e lavoro. È necessario – aveva detto Caccamo – fare fronte comune per rilanciare il territorio e occorre farlo senza ulteriori indugi”. L’Eni, per proseguire il suo piano di riconversione della raffineria di Gela, attende da mesi la proroga della Via. Si tratta del più consistente degli investimenti previsti nel protocollo d’intesa sottoscritto nel novembre 2014, con il rischio che, se questa proroga non dovese arrivare entro ottobre, la base potrebbe non essere realizzata con le conseguenze immaginabili sia per il diretto di Eni sia per l’indotto. Caccamo ha anche puntato il dito contro l’attuale amministrazione, la quale fino ad ora, non avrebbe fatto altro che “rincorrere le emergenze senza alcuna programmazione e con una chiusura a tutte le forze sindacali e datoriali, attori primari dello sviluppo”.
Ed ecco che dopo la denuncia di Sicindustria ma anche dopo la dura presa di posizione dei sindacati, a tutti i livelli, ecco che è arrivata la convocazione da parte del primo cittadino, che chiede a tutte le parti interessate di sedersi attorno ad un tavolo per affrontare la problematica legata al progetto Argo – Cassiopea “al fine di non aggravare – scrive Greco nella lettera di convocazione dell’incontro – il quadro economico – sociale e occupazionale del nostro territorio”. L’incontro è in programma per martedì 3 settembre alle 9,30 in municipio. Secondo il senatore gelese Pietro Lorefice del Movimento 5 Stelle, a bloccare il progetto, sarebbe la Regione Siciliana. Ecco cosa scrive Lorefice: “La Commissione Via del Ministero dell’Ambiente ha dato parere favorevole alla richiesta di Eni il quattro luglio scorso e si attende il parere del ministero per i Beni e le Attività Culturali. Quest’ultimo, ancora, non ha comunicato la propria posizione non per inattività o per la sopravvenuta crisi, bensì perché nonostante i ripetuti solleciti è ancora in attesa di un riscontro da parte della Regione siciliana per un parere univoco”.