Pubblicato il: 24/02/2015 alle 15:47
A causa delle forti piogge mercoledì 18 febbraio un quadro elettrico posto in un vano sottoscala del Tomaselli si è bagnato causando un cortocircuito che ha spento gli impianti sportivi Tomaselli, Cannizzaro e Pian del Lago2.
A questo punto, dalle persone che vivono e amano lo sport a Caltanissetta si sono associate al coro amareggiato di Invicta 93cento e sono iniziate a sgorgare una valanga di domande che cercano una risposta: Perchè un guasto elettrico al Tomaselli impedisce di svolgere attività sportive nei rimanenti impianti della zona?
Perché gli impianti non sono autonomi dal punto di vista elettrico?
Oggi a distanza di sei giorni dall’accaduto, nonostante il tempestivo ripristino dell’impianto elettrico, l’interruttore non può essere azionato perché, come è stato riferito dai tecnici responsabili, bisogna eliminare la causa del danno, vale a dire impermeabilizzare il soprastante solaio del vano sottoscala.
Purtroppo entra in azione la pioggia e il solaio non può essere impermeabilizzato perché costantemente bagnato, quindi impossibile procedere.
Un’altra domanda nasce spontanea: “ ma se la pioggia non cessa di cadere per un mese gli impianti rimarranno chiusi per tutto il periodo? “
Si riporta l’unica risposta sensata e responsabile avuta dell’Assessore al ramo che rassicura affermando che “ Non può essere che vadano cosi le cose … parliamone, troviamo un’altra soluzione”.
In attesa che se ne parli le attività sportive nei citati impianti sono sospese, gli impegni delle società sportive rimandati, gli allenamenti delle discipline Basket e Volley annullati, una popolazione di atleti ferma senza contare i vari eventi programmati in questi giorni, tutti annullati con il serio rischio di perdere i campionati, di non portare a termine i programmi di ciascuna società.Rimandati a quando? Semplice, “quando smetterà di piovere” hanno affermato con superficialità chi si occupa del ripristino. Troppo facile dire chiudiamo gli impianti fino a quando smette di piovere.Questa è la soluzione di chi non sa cosa accade dentro gli impianti sportivi e di coloro i quali non sanno che c’è un mondo, a loro sconosciuto, che si muove e che vive anche di sport. Troppo comodo fermare tutto … in attesa che smetta di piovere. Perché l’attività sportiva non merita di essere considerata una emergenza?”