Pubblicato il: 10/06/2014 alle 14:01
Il pm di Caltanissetta Cristina Lucchini ha chiesto la condanna di quattro persone per presunte irregolarità nella gestione del frigo-macello di contrada Calderaro, struttura adesso chiusa: 2 anni e 10 mesi sono stati sollecitati per il dirigente dell'area veterinaria dell'Asp nissena Arcangelo Vasapolli; 2 anni per Carmelo Amato, di Geraci Siculo, responsabile della cooperativa “Le verdi Madonie” che si era aggiudicata l'appalto per la gestione dell'impianto; 1 anno e 10 mesi ciascuno per i nisseni Paolo e Angela Randazzo (padre e figlia), titolari della ditta che si occupava della macellazione e della distribuzione nelle macellerie.
Secondo l'accusa sarebbero state commercializzate carni in condizioni non perfette e ci sarebbero state omissioni e leggerezze nei controlli. I reati contestati, a vario titolo, agli imputati sono commercializzazione di sostanze alimentari nocive, omissione d'atti d'ufficio, interruzione di pubblico servizio e omessa denuncia di reato da parte di un pubblico ufficiale. La sentenza è prevista per luglio.