Pubblicato il: 05/08/2014 alle 10:15
Più servizi e infrastrutture alle imprese che ricadono nelle aree di sviluppo industriale, oggi gestite dall'Irsap presieduto da Alfonso Cicero che dal momento della nascita ha scelto Caltanissetta come sede operativa dell'ente che ha mandato in liquidazione gli ex 11 consorzi, abbattendo notevolmente i costi di gestione e convertendoli in uffici periferici. Oggi Cicero ha illustrato il piano di investimenti da parte programmato dal consiglio di amministrazione dell'Irsap per potenziare i siti industriali e offrire maggiori servizi agli imprenditori, che spesso soffrivano l'assenza di infrastrutture essenziali per la vita delle aziende come un semplice allaccio alla rete del metano.
Alfonso Cicero davanti la sede dell'IrsapIl presidente dell'Irsap – affiancato dall'ingegnere Salvatore Giammusso, responsabile dell'ufficio di Caltanissetta che sta coordinando i progetti in itinere – s'è soffermato sui finanziamenti previsti dal P.O. Fesr 2007/2013 che, in sinergia con l'assessorato regionale alle Attività produttive guidato da Linda Vancheri, ha programmato una serie di interventi per l'infrastrutturazione delle aree industriali siciliane per un importo di 120 milioni di euro. Una boccata d'ossigeno che riguarderà in particolare i siti di Caltanissetta Calderaro e San Cataldo.
“Queste proposte di finanziamento scaturite nel 2011 durante la mia presidenza dell'ex Consorzio Asi – ha spiegato Alfonso Cicero ai cronisti – e rappresentano un concreto segno di sviluppo per il territorio a cui tutte le parti sociali, come le organizzazioni di categoria, i sindacati, il Tavolo unico di regia e il Tavolo del Centro Sicilia, hanno offerto un rilevante e irrinunciabile contributo a sostegno delle imprese”. E proprio oggi il presidente dell'Irsap incontrerà i rappresentanti di sindacati e associazioni datoriali per tracciare nuovi progetti a sostegno delle aree industriali del Nisseno.
Sull'area di Calderaro, Cicero ha annunciato che entro ottobre verranno appaltate opere strategiche per 12 milioni di euro, suddivise in tre progetti che vedranno anche l'impiego della ceramica siciliana. “Così valorizzeremo un prodotto nostrano, tipico della tradizione culturale che ci appartiene”, ha evidenziato il presidente dell'Irsap. “Solo con la presenza dei servizi essenziali, che saranno potenziati o creati perché finora non esistevano, le nostre imprese aumenteranno la competivitità e potranno attirare investimenti. C'è voluto tempo, ma ci siamo riusciti”.
Infrastrutture finora esistenti, che hanno parecchio penalizzato la galassia di imprese stabilizzata da anni nel perimetro di Calderaro. A cominciare dal ripristino del manto stradale, al rifacimento di strade e marciapiedi sconquassate considerato che l'Asi è stata pensata e costruita su un terreno a forte dissesto idrogeologico. Il cantiere che nascerà fra pochi mesi prevede anche l'installazione di dispositivi di sicurezza stradale, una nuova segnaletica stradale, il rifacimento delle canalizzazioni degli impianti che non sono proporzionate dal punto di vista dimensionale alle nuove neccesità impiantistiche dell'agglomerato.
La sede operativa dell'Irsap a CaltanissettaL'intera area industriale sarà maggiormente illuminata con lampioni solari e lampade a Led e dotata di una rete elettrica con la creazione – con la collaborazione di Enel – di cunicoli di distribuzione, oltre alla realizzazione di cablaggi con rete a fibre ottiche per migliorare il servizio telefonico e connessioni dati a banda larga, maggiori interventi di manutenzione della rete idrica, la creazione di un Giardino della memoria e della legalità. “Uno spazio verde – ha aggiunto Cicero – che prevede la collocazione di monumenti evocativi tali da far destare ai fruitori dell'area e agli osservatori il riscatto morale e l'impegno per lo sviluppo e la legalità”.
Alfonso Cicero inoltre ha spiegato che il piano di investimenti voluto dall'Irsap da lui presieduto, guarda anche al fronte industriale di San Cataldo. Così come nel sito di Calderaro, l'ente ha già tracciato la toponomastica delle strade intitolandole alle vittime della mafia e agli imprenditori nisseni e siciliani, la realizzazione nelle due aree industriali del sistema di videosorveglianza per la quale sono stati stanziati 500mila euro.
“Lo schema progettuale – ha detto l'ingegnere Giammusso – prevede il controllo degli accessi alle aree con un sistema innovativo e capace di individuare tutti gli autoveicoli in transito e il controllo delle strade interne e degli incroci principali. Il progetto verrà messo a bando di gara entro la fine del prossimo mese di settembre”. L'Irsap, in questi anni, ha pensato a rendere più gradevole all'occhio dei visitatori i siti industriali della Sicilia. Grazie ad un accordo con l'Ente di sviluppo agricolo, infatti, le aiuole e gli spazi a verde sono stati decespugliati e curati, mentre alle imprese è stata data l'opportunità di adottare le aiuole per abbellirle. E in questi giorni sono partiti i lavori per l'allacciamento del gas per l'agglomerato industriale di San Cataldo Scalo. Un sito nato nel 2000 e mai allacciato al metano, nonostante lì vi siano decine di aziende e imprese.
Ma v'è di più nella stagione dell'Irsap sotto la guida di Cicero. Una convenzione con le Poste Italiane denominata “Modello Asi Caltanissetta” permette alle imprese di accelerare i tempi di spedizione e su altri servizi postali. L'Irsap ha pure creato un servizio di prossimità con gli imprenditori. Un filo diretto rappresentato da un funzionario dell'ente che settimanalmente si reca nelle aree di Caltanissetta e San Cataldo per raccogliere esigenze, segnalazioni e problematiche che saranno poi impressi su un report analizzati dai tecnici delll'Irsap per consentire all'ente di intervenire con soluzioni migliorative.
Il presidente dell'Irsap ha anche guardato al futuro dell'entroterra industriale, e in particolare al sito di Grottadacqua, che ricade tra Serradifalco e San Cataldo e confina con la nuova Ss 640 che verrà. Oltre 200 ettari di area a disposizione di nuove aziende. Alfonso Cicero ha stimato che è un sito appetibile per massimo 150 imprese, in uno spazio dove attualmente ne sono insediate appena una decina. “Anche per questo sito strategico per la posizione e la vicinanza alla più importante del centro Sicilia, abbiamo elaborato una programmazione che guarda al 2020 e ci stiamo attivando per attivare entro il prossimo anno e mezzo un cantiere per la fornitura di servizi che attualmente mancano. O si dota di infrastrutture, altrimenti non qui non verrà nessuno ad investire”, è il parere di Cicero che infine ha accennato alla disastrosa situazione finanziaria che ha trovato al momento del suo insediamento in veste di commissario liquidatore dell'ex Consorzio Asi di Caltanissetta. “Siamo partiti con un disavanzo di 1 milione e 600 mila euro, e abbiamo messo in liquidazione l'ente senza un euro di disavanzo ma soprattutto grazie ad una gestione finanziaria oculata abbiamo pagato debiti per 2 milioni di euro. E questo – ha concluso Cicero – grazie anche a chi ha creduto a questa inversione di tendenza che prosegue”.