Pubblicato il: 14/04/2017 alle 18:11
Nota del presidente regionale di Italia Nostra Leandro Janni in merito alla ben nota vicenda dell'antenna Rai e del colle Sant'Anna che di seguito pubblichiamo:
"Il successo, si sa, ha molti padri, ma non abbastanza – potremmo dire. Sto parlando della recente approvazione, da parte del Consiglio comunale di Caltanissetta, della delibera relativa alla variante urbanistica dell’area verde su cui insite la ben nota antenna Rai. Atto propedeutico fondamentale, la variante urbanistica, per l’istituzione di un “Parco naturalistico ed etnoantropologico”. Precedentemente l’area era titolata come Zona C, F-7 ed F-11 e come Zona E-1, tutte in qualche modo edificabili. Come ben sappiamo, l’atto urbanistico approvato dal Consiglio comunale segue l’apposizione del vincolo storico-paesaggistico (a cura della Soprintendenza) e, ancora prima, l’esclusione della valutazione ambientale strategica dal procedimento – per la proposta di variante – da parte dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente. Il complesso procedimento tecnico-amministrativo fu avviato da una delibera, del 2014, dell’Amministrazione comunale Campisi che, otre alla variante d’uso, stabiliva l’acquisto dell’area da Rai Way, comprendente anche l’antenna e gli immobili, al costo di 537 mila euro. Adesso, l’Amministrazione comunale Ruvolo dovrà individuare gli interventi progettuali da realizzare, attraverso il Piano triennale delle opere pubbliche e facendo riferimento e affidamento soprattutto alla programmazione e ai fondi di Agenda Urbana. Una fase, questa, altrettanto delicata e complessa. Sarebbe opportuno che l’attuale Amministrazione comunale desse l’incarico ad un tecnico esperto, al fine di comprendere bene lo stato di conservazione dei diversi manufatti, ma soprattutto dell’antenna Rai, e valutasse bene gli eventuali costi di manutenzione. Il Parco Sant’Anna, comunque, è un progetto, un traguardo irrinunciabile per la città di Caltanissetta. Noi di Italia Nostra questo lo abbiamo sempre sostenuto. Così come abbiamo sempre sostenuto e lottato per la fruizione del Parco Dubini. E' attraverso la realizzazione di progetti come questi che la città può finalmente riqualificarsi, rigenerarsi. Ma torniamo ai “padri” e ai pubblici ringraziamenti per il buon esito di questa positiva e importante impresa cittadina. Dunque: i consiglieri comunali ringraziano l’arch. Andrea Milazzo (ex assessore all’urbanistica della giunta Campisi); l’arch. Milazzo ringrazia e ricorda l’impegno del sindaco Campisi, dei dirigenti e funzionari comunali, del presidente della Pro Loco Giuseppe D’Antona; il sindaco Giovanni Ruvolo ringrazia l’attuale soprintendente dei Beni culturali e ambientali Vincenzo Caruso. Tra i “padri” non ringraziati mi pare ci sia Renato Mancuso, coordinatore del "Comitato Parco Antenna Sant’Anna". Comitato composto da diverse associazioni (tra cui Italia Nostra) e da cittadini consapevoli e impegnati come Carlo Sorbetto, Marisa Sedita, Aldo Sarto, Mario Cassetti e tanti altri. Scrive Renato Mancuso sulla pagina facebook del Comitato: «L'azione appassionata di questo Comitato in quattro anni di attività, insieme a quella degli altri cittadini che si sono distinti per l'impegno profuso, le migliaia di firme raccolte per la tutela dell'area, le decine di articoli giornalistici, servizi radiofonici e televisivi, le lettere, le manifestazioni, le riunioni e gli incontri con gli amministratori e i funzionari, alla fine hanno centrato l'obiettivo di portare dalla nostra parte le Istituzioni preposte alla salvaguardia di questo patrimonio dei Nisseni. La cittadinanza attiva ha vinto. Dobbiamo essere fieri di avere partecipato ad una così bella battaglia e adesso dobbiamo essere all'altezza di concorrere a realizzare un parco/museo di alto livello e di grande richiamo culturale, naturalistico e turistico.» Infine, mi permetto io di ringraziare una persona, un concittadino pieno di passione e di idee, che ha immaginato, voluto e proposto per primo, diversi anni fa, un progetto di tutela e valorizzazione per questo sito e per l’antenna Rai: Carmelo Mario Lipani".