(Adnkronos) – "Creare un network di mercati strategici per condividere politiche di settore a livello regionale e nazionale che possa accedere a finanziamenti per l'evoluzione delle strutture e degli operatori". E' quanto ha evidenziato il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini lanciando alcune proposte per una riforma del sistema dei mercati all'ingrosso, durante la presentazione del rapporto "I mercati all'ingrosso nella filiera agroalimentare" in collaborazione con Ismea al Cnel. "La frammentazione del settore dei mercati all’ingrosso in Italia ha portato molte di queste strutture a perdere rilevanza e strategicità per il Paese e ha fatto perdere la visione d’insieme del settore. La rete di Italmercati nasce proprio dalla sentita esigenza di porre rimedio a tale frammentazione, per fare sistema e lavorare in sinergia con medesime caratteristiche e visione futura" dichiara il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini. "Per uno sviluppo del settore, è fondamentale infatti che le azioni politiche investano nei mercati all’ingrosso strategici del Paese: la nostra proposta cerca di individuare un numero – magari ridotto – di Mercati strategici che garantiscano un sistema più efficace ed efficiente, non tralasciando i principali requisiti alla base di queste strutture: garantire ai consumatori servizi di tracciabilità e sicurezza alimentare" ha sottolineato Pallottini. Lo sviluppo futuro dei mercati, infatti, secondo gli operatori, deve essere accompagnato da un percorso di aggregazione delle realtà esistenti in strutture moderne, più grandi ed efficienti, con evidenti ricadute positive, quali un efficientamento della catena logistica e una minor dispersione degli investimenti, come indicato anche dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. Inoltre, in un contesto in cui gli strumenti della attuale Pac non bastano più ad assicurare un adeguato sostegno agli agricoltori, diventa cruciale il ruolo equilibratore dei Mercati all’Ingrosso nell’ambito della filiera agroalimentare per renderla più efficiente più equa e meno penalizzante per i produttori agricoli. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)