Pubblicato il: 28/09/2013 alle 15:39
Con in testa uno striscione con scritto “No al Muos, No alla guerra, assediamo i palazzi del Potere” è partito da piazza Politeama a Palermo il corteo con circa cinquecento persone organizzato dai comitati No Muos per chiedere la sospensione dei lavori per la costruzione dell'impianto satellitare della Marina militare Usa a Niscemi. Coi manifestanti vi sono il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, consiglieri comunali, esponenti della giunta, il segretario di Prc Paolo Ferrero, sindacalisti. Tra i presenti anche gli assessori Agnese Ciulla e Giusto Catania. Diverse le bandiere No Muos, di rifondazione comunista e Sinistra Ecologia e Libertà.
I manifestanti, che sfileranno lungo l'asse del Cassaro diretti a Palazzo d'Orleans sede della presidenza della Regione, sventolano bandiere arcobaleno e quelle con scritto No Muos, urlando “Yankee go home, Americani a casa”. All'altezza dei Quattro Canti ad accogliere i manifestanti ci sarà il gonfalone della città di Palermo, che ha aderito alla manifestazione nazionale. In piazza c'è anche una delegazione di attivisti del movimento No Tav della Val Di Susa. Nonostante l'allarme sicurezza i negozi del centro storico sono aperti, anche se per strada c'è poca gente. Da Niscemi sono arrivati cinque pullman per partecipare alla mobilitazione e dire no agli impianti.
“I nostri figli non sono cavie di nessuno – dice Concetta Gualato presidente del Comitato delle mamme No Muos di Niscemi- non possiamo aspettare altri 20 anni per capire se il Muos può essere la causa di malattie per loro. Da anni siamo già cavie degli Usa per la presenza delle 46 antenne, Niscemi è un paese malato la maggior parte delle donne ha problemi di tiroide, i nostri bambini si ammalano di leucemia e c'è un elevata percentuale di sterilità. Noi continueremo a lottare come possiamo”.