Pubblicato il: 12/04/2016 alle 14:29
Vertice all'ex Provincia per salvare i 32 lavoratori della Società Caltanissetta Service In House Providing Srl. Oggi Rosalba Panvini, Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, ha incontrato i Sindaci dei Comuni della Provincia di Caltanissetta, l’A.S.P. e la C.C.I.A.A. di Caltanissetta.
Sono intervenuti i Sindaci dei Comuni di Milena, Mazzarino, Sommatino, Caltanissetta e
Santa Caterina Villarmosa e la dottoressa Marcella Santino e il dottor Alfonso Cirrone Cipolla in rappresentanza dell’A.S.P. di Caltanissetta. La Panvini ha illustrato ai convenuti le attuali problematiche economiche connesse al mantenimento della “Società Caltanissetta Service in House Providing s.r.l.” costituita il 13/06/2008 e della quale il Libero Consorzio è socio unico fondatore detentore dell'intero capitale sociale, proponendo l’allargamento della proprietà ad altri enti pubblici a fronte dell’utilizzo dei nuovi soci dei servizi resi dalla stessa società e consistenti in manutenzioni ordinarie afferenti il settore edile e stradale nonché la manutenzione del verde. Il tutto al fine di salvaguardare i posti di lavoro dei 32 dipendenti della società in house ed in conformità alle recenti indicazioni dell’Assessore Regionale al Bilancio Alessandro Baccei, diramate da ultimo nella riunione presso l’Assessorato al Bilancio, con tutti i liberi consorzi e le città metropolitane.
Al vertice è emersa la volontà di aderire alla proposta del commissario Panvini riservandosi di valutare opportunamente i costi di della società in house in relazione alle condizioni tecno-economiche-giuridiche dei propri Comuni, asserendo che risulta palese il risparmio derivante dall’utilizzo della società in house rispetto al ricorso al mercato ordinario. La riunione si è conclusa con l’impegno, rimarcato dal Commissario, a definire i termini dell’eventuale accordo prima possibile atteso che l’attività della “Società Caltanissetta Service in House Providing s.r.l.” risulta momentaneamente sospesa e che il prolungarsi di tale sospensione determinerebbe la liquidazione della società.