In migliaia stanno sfilando a Gela per uno sciopero generale indetto dal consiglio comunale per reclamare la riconversione della Raffineria ferma oramai da più di un anno e per la salvaguardia di oltre 2 mila posti di lavoro fra diretto e indotto.
In piazza tutte le categorie produttive della città. Ci sono gli studenti, diverse donne, gli avvocati che indossano la toga, i sindaci del comprensorio e centinaia di lavoratori del diretto e dell’indotto. Una manifestazione che ha anche incassato il sostegno della chiesa con in testa il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana.
Un corteo è partito dall’ospedale “Vittorio Emanuele”, ha sfilato lungo Corso Salvatore Aldisio, Corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere il municipio. Saracinesche abbassate lungo il corso principale mentre continuano ad essere presidiate le principali vie d’accesso alla città. Occhi puntati all’incontro in programma per domani a Roma, al ministero per lo Sviluppo Economico, nel corso del quale si discuterà della “Vertenza Gela”. Saranno presenti il sindaco, Domenico Messinese, e il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, per definire misure straordinarie sull'uso degli ammortizzatori sociali in favore dei lavoratori di Gela.
La crociata degli operai di Gela. Migliaia in piazza per chiedere di salvare i posti di lavoro
Lascia un commento
Lascia un commento