Pubblicato il: 26/11/2024 alle 20:34
“A seguito della demolizione delle infrastrutture relative alla diga Blufi, cosa ne sarà del potabilizzatore e dell’acquedotto, su cui sono stati spesi parecchi milioni di euro e sono in perfetta efficienza? Ed inoltre è’ prevista la ricerca di fonti alternative che possono servire detti impianti?” Lo chiede l’ex sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, oggi consigliere comunale e vice presidente nazionale di Anci, commentando la notizia sul definanziamento di alcune opere incompiute da parte del Governo Regionale. Una di queste sarebbe la diga Blufi, progettata 60 anni fa per fornire acqua a Caltanissetta ed Enna e rimasta incompiuta. “Sappiamo benissimo – prosegue Gambino – che a queste domande non sarà data risposta dal governo regionale, tanto prima o poi pioverà e il problema sarà rimandato alla prossima siccità, a questo punto una risposta proviamo a darla noi. Il consiglio comunale di Caltanissetta ha approvato una delibera con la quale si è suggerito di realizzare delle trivellazioni sub orizzontali alla base delle Madonie, trasportando l’acqua al potabilizzatore Blufi e attraverso l’acquedotto esistente sino a Caltanissetta”.
“Il ‘territorio’- continua Gambino – ha portato avanti delle proposte a cui mai nessuno ha dato fattivo riscontro, mentre si comunica che la prima opera incompiuta da demolire sarà ciò che resta della diga Blufi. I cittadini esigono risposte fattive, siamo stanchi dello scarica barile, se il governo Schifani, ritiene che la realizzazione della diga Blufi sia inutile, è obbligato a mettere in campo tutte le risorse necessarie per dare alle nostre famiglie l’acqua ogni santo giorno”. A Caltanissetta intanto si continuano ad avere turni di distribuzione idrica di 6 giorni.