Pubblicato il: 21/08/2023 alle 08:28
È un vero dramma quello vissuto nel reparto di Polizia Penitenziaria del carcere Piazza Lanza di Catania per l’improvvisa tragica morte, in un incidente stradale, di tre poliziotti penitenziari che, terminato il turno di servizio, si stavano dirigendo a a Mineo per assistere alla processione per il Patrono del grosso centro agricolo della Piana. La loro auto, una Peugeot 208, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con una Lancia Delta sulla strada statale 385.
Gianluca Barbanti, 38 anni, e Giuseppe Spampinato di 49, sono morti sul colpo. Per estrarre i corpi dalle lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Mentre Pietro Tatoli, 48 anni, che era alla guida è deceduto dopo il ricovero nell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove era stato trasportato con un elicottero del 118. Ferito, ma non in maniera grave, anche l’autista dell’altra vettura. In segno di lutto il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, ha sospeso tutte le manifestazioni esterne legate ai festeggiamenti per il patrono.
Quella dei tre agenti, che lavoravano insieme e spesso tornavano insieme a fine servizio, ricostruisce il capo del Dap, Giovanni Russo, era «un’amicizia che andava oltre il fatto di essere colleghi e che ha legato i loro destini anche negli ultimi attimi di vita». Cordoglio per la scomparsa degli agenti e vicinanza alle loro famiglie sono state espresse dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dal vicepremier Matteo Salvini, e dal sindacato di polizia penitenziaria Sappe.
«Siamo sconvolti. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno ed ha gelato tutti. Una tragedia immane. Alle loro famiglie, ai loro amici e colleghi di Catania Piazza Lanza va il profondo cordoglio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: ci uniamo al dolore dei familiari delle vittime, offrendo loro tutto il nostro affetto e sostegno in questo momento così doloroso”, ha dichiarato, affranto e commosso, Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
In un comunicato il direttore del carcere di Piazza Lanza, Nunziella Di Fazio, spiegando che i tre erano «impiegati prevalentemente nel servizio di vigilanza per la manutenzione ordinaria dell’edificio» ha affermato che erano «tre lavoratori che hanno sempre mostrato grande abnegazione al lavoro, capacità professionale e disponibilità a intervenire per la risoluzione di ogni problema». E che «per tale motivo erano ben conosciuti e stimati da tutto il personale e dai detenuti». In segno di vicinanza alle mogli, ai figli, alla compagna, ai genitori e ai familiari tutti è stata disposta da ieri la bandiera a mezz’asta all’ingresso dell’Istituto.