Antonello Montante, arrestato la notte del 14 maggio, era a Milano quando la polizia bussò alla porta dell’appartamento preso in affitto. Con lui c’erano anche due sue strette collaboratrici: Carmela Giardina e Rosetta Cangialosi, le quali hanno mostrato un atteggiamento per nulla collaborativo. Quella stessa notte, la polizia bussò alla porta del suo appartamento per un paio d’ore, dalle 5 alle 7 del mattino. Nel frattempo l’imprenditore nisseno cercò di distruggere 24 pen drive mentre la segretaria cancellava i dati del suo iPhone. In particolare – sostengono gli uomini della Squadra Mobile, la Cangialosi ha consegnato il proprio iPhone re-inizializzato, ovvero ha proceduto, furtivamente e comunque nell'immediatezza dell'ingresso degli operatori all'interno dell'appartamento, a ripristinare l'apparecchio cancellandone pertanto il contenuto.