Pubblicato il: 08/07/2015 alle 07:00
Se ne parla molto spesso ed è il vero incubo di noi donne, spesso arriva anche ad essere un’ossessione, è lei l’ospite indesiderata: la ritenzione idrica. Esistono davvero cure miracolose per eliminarla? La risposta è chiarita da Alessandra Cucchiara, nutrizionista nissena sottolineando che “Innanzitutto, prima di combattere il nemico, bisogna prima conoscerlo”. L’esperta spiega che per ritenzione idrica si intende la tendenza a trattenere liquidi in eccesso nell’organismo. Naturalmente tutti noi sappiamo che il nostro corpo contiene di per sé acqua, ma com’è distribuita? L’acqua all’interno del nostro organismo è divisa in due compartimenti principali: acqua intracellulare (cioè quella presente all’interno delle cellule) e acqua extracellulare (quella che si trova negli spazi tra le cellule). La ritenzione è dovuta all’accumulo di acqua extracellulare, ma chi è il responsabile? Lo ione sodio, che è in grado di attrarre acqua, se l’organismo trattiene sodio (per diversi motivi), la sua concentrazione nei compartimenti extracellulari aumenterà, pertanto, affinché essa venga mantenuta costante, sarà necessario “diluirla” con l’acqua, che prontamente verrà trattenuta in quei compartimenti insieme al sodio. Le cause di questo problema possono essere molteplici e talune anche molto gravi. In assenza di patologie il maggiore responsabile è lo stile di vita. Vediamo come agire in particolare. Partiamo da un miglior controllo insulinico, l’insulina tende a stimolare un riassorbimento renale di sodio con conseguente aumento del sodio totale corporeo. Quindi la prima cosa da fare è tenere sotto controllo l’indice e il carico glicemico del nostro pasto, evitando condizioni di iperglicemia che sembrerebbero azionare meccanismi sodio ritentivi. Aumentare l’introito di frutta e verdura di stagione che porta ad un buon approvvigionamento di antiossidanti e minerali e al controllo di uno stato infiammatorio silente, altro elemento che può essere causa della ritenzione idrica. A proposito di questo attenzione alle sostanze pro infiammatorie, come il glutine, il lattosio, i lieviti, caffeina/teina e alcol. Bisogna limitare il consumo di alimenti ricchi di sodio e preferire quelli ricchi di potassio, come i legumi, patate, frutta secca, frutta (albicocche, banane, pesche…) e verdura (asparagi, spinaci, rucola, indivia…) Un altro elemento importante è di garantire il giusto apporto di proteine ad alto valore biologico, tenendo presente sempre il tipo di attività svolta. Le proteine di trasporto richiamano i liquidi interstiziali e generalmente i protidi aiutano l’anabolismo cellulare. Sfatiamo per ultimo un falso mito, ovvero quello di eliminare il sale contro la ritenzione. Se tolgo il sale il corpo risponde incrementando la produzione di aldosterone, che è un ormone sodio ritentivo, quindi questo porta ad una maggiore ritenzione di acqua e sodio. Non è utile eliminarlo, ma utilizzarlo nelle giuste dosi, e preferire il sale marino integrale, che ha una composizione di micronutrienti più bilanciata. Inoltre è importante idratarsi nel modo corretto, non è necessario bere come cammelli, altrimenti questo va a peggiorare la ritenzione dei liquidi, bastano un litro e mezzo/due litri di acqua al giorno. Per combattere la ritenzione idrica sono tanti i fattori da tenere in considerazione, tra cui anche una corretta attività fisica, una buona respirazione e sonno. Tutto questo può aiutarvi a migliorare il vostro stato, ma non sperate nei miracoli immediati, armatevi di pazienza e iniziate il vostro percorso.
Per approfondire: Sai quel che mangi? I consigli dell’esperta per una dieta equilibrata