Pubblicato il: 03/09/2013 alle 16:56
Cautela e riserbo. E' la strategia adottata negli ambienti investigativi, considerata la delicatezza del caso, nell'affrontare l'indagine che punta a rintracciare Ashter Haile, la trentatreenne eritrea che domenica mattina è scomparsa insieme al figlio Cristian di 6 anni, il bambino che per sei mesi era stato affidato dal Tribunale dei Minori ad Angelo Scarpulla e a Marianna Pullara, una coppia di Caltanissetta. Sono già 48 ore che il bimbo – all'anagrafe registrato come Alemu Dagim Gelan – manca da casa.
Èpassata alla Squadra Mobile diretta da Marzia Giustolisi (nella foto), in particolare alla sezione Reati contro la persona e minori, l'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica che ha iscritto nel registro degli indagati la madre naturale del bambino per l'ipotesi di sottrazione di incapace, in quanto Cristian ha meno di 14 anni. La Polizia sta estendendo le indagini in tutta Italia. Sono già stati allertati i posti di polizia presenti negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nelle frontiere. La nota di rintraccio di entrambi è stata inserita nel database centrale delle forze dell'ordine italiane.
Gli inquirenti ipotizzano che la donna non abbia avuto il tempo di lasciare l'Italia, ma sicuramente sia già lontana da Caltanissetta o fuori dalla Sicilia. In queste ore gli inquirenti si stanno muovendo con la massima riservatezza, proprio per salvaguardare il bambino. Gli investigatori non escludono che la badante straniera possa aver contato sull'appoggio di qualche connazionale per reperire carte d'identità con false generalità, considerato che il piccolo Cristian è scomparso senza portare appresso i suoi documenti identificativi.
Altro nodo da sciogliere è l'identità del giovane di colore che domenica mattina è stato avvistato in piazza Garibaldi insieme alla madre e al bambino. Questa persona ha avuto un ruolo nella fuga oppure era un semplice conoscente della donna eritrea? Gli investigatori della Mobile, come da prassi, stanno analizzando il traffico telefonico delle utenze intestate alla madre di Cristian e gli ultimi suoi contatti e spostamenti. Èpossibile che dalla verifica dei tabulati possa saltare fuori qualche elemento utile per individuare dove si trovino madre e figlio. Su Facebook intanto continua a girare l'appello per ritrovare il bambino.