Pubblicato il: 07/04/2025 alle 09:27
Si è concluso oggi il primo incontro di studio, avente valenza nazionale, organizzato nel Distretto della Corte di Appello di Caltanissetta, dalla Struttura Territoriale di Formazione di Caltanissetta della Scuola Superiore della magistratura. Il corso di Formazione, rivolto ai magistrati provenienti da tutta Italia, è stato dedicato alla memoria di Paolo Borsellino e si è svolto presso il Federico secondo Palace Hotel di Enna. Il corso dal titolo “E-Evidence e cooperazione giudiziaria in materia di prove elettroniche nei procedimenti penali: novità normative con particolare riferimento all’ordine europeo di produzione e all’ordine europeo di conservazione”, coordinato dal dott. Gaetano Bono, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta, ha visto la partecipazione di numerosi relatori provenienti dall’Italia e dall’estero. Il corso si poneva l’obbiettivo di affrontare quell’ulteriore importante passo, verso l’armonizzazione degli ordinamenti giuridici degli Stati membri dell’Unione Europea, volto a migliorare l'accesso alle prove elettroniche in modo da meglio indagare e accertare i reati, indipendentemente dall’ubicazione dei dati. Le prove elettroniche, ossia i dati digitali, quali e-mail, messaggi di testo e dati relativi al traffico, sono stimati essere rilevanti per l’85% di tutte le indagini penali nell’Unione.
Il corso si è svolto dal 2 al 4 aprile 2025 si è aperto con un minuto di raccoglimento per ricordare il sacrificio di Paolo Borsellino.
Nella prima sessione si sono confrontati il Prof. Avv. Guido Colaiacovo, professore associato di diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Foggia e la Dott.ssa Barbara Sargenti, Sostituto Procuratore presso la Procura nazionale antimafia. Il tema del confronto è stato La cooperazione giudiziaria in materia di prove elettroniche e la progressiva armonizzazione delle norme dalle origini fino ai tre fondamentali atti preposti alla regolamentazione dell’accesso “transfrontaliero” delle prove digitali: Regolamento UE 2023/1543, Direttiva UE 2023/1544 e Regolamento UE 2023/969 anche alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Ha concluso la prima sessione il Dott. Antonio Corbo,Consigliere presso la Sezione III della Corte di cassazione che ha affrontato la tematica relativa all’utilizzabilità del contenuto di comunicazioni scambiate mediante criptofonini e il diritto di difesa alla luce dei principi costituzionali ed europei.
Nella seconda sessione sono intervenuti la Prof.ssa Donatella Curtotti, professore ordinario in Diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Foggia che ha affrontato le Criticità di natura giuridica sul corretto inquadramento delle attività di raccolta delle prove elettroniche e sulle conseguenti questioni relative all’utilizzabilità processuale dei dati raccolti. A seguire il Prof. Francesco Morelli, professore associato in Diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Messina che ha trattato le Criticità di natura giuridica su definizione dell’autorità giudiziaria emittente, condizioni di emissione e motivi di rifiuto. Anche il Dott. Aldo Natalini, Magistrato all'Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione ha affrontato le criticità di natura giuridica su posizione dei destinatari degli O.E.P. e O.E.C., riesame, mezzi di impugnazione e sanzioni. Nella seconda parte si è svolta una interessantissima tavola rotonda su l’ordine europeo di produzione, di conservazione e sulle principali eccezioni difensive sull’utilizzabilità delle prove elettroniche. Hanno preso parte alla tavola rotonda il Dott. Siro De Flammineis, Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena, la Dott.ssa Domenica Gambardella, Presidente di sezione presso il Tribunale di Padova e il prof. Prof. Tommaso Rafaraci, Professore ordinario in Diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Catania.
La terza sessione ha visto un confronto a due voci su Squadre investigative comuni, Eurojust, cooperazione europea ed extraeuropea in materia di e-evidence e della piattaforma di collaborazione per le Squadre investigative comuni di cui al Regolamento (UE) 2023/969. Hanno animato la sessione il Dott. Filippo Spiezia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze e il Dott. Marco Mosele, Funzionario di Cooperazione giudiziaria presso il Segretariato delle Squadre investigative di Eurojust. Ha concluso la terza sessione il Dott. Nino Goldbeck, Senior Public Prosecutor, Office of the Public Prosecutor General in Bamberg, Bavarian Central Office for the Prosecution of Cybercrime che ha relazionato su e-evidenze e squadre investigative comuni dal punto di vista di un esperto internazionale.
La quanta sessione, quella conclusiva, ha visto la partecipazione di Tina Clavijo, Judicial Cooperation Officer in the SIRIUS Project che ha illustrato il funzionamento del Sirius Project. A seguire l’intervento del Dott. Antonio D’Amato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina che ha trattato la tematica relativa alla lotta alla criminalità e l’utilizzo delle prove digitali raccolte nello spazio Ue, con particolare riferimento alla prova delle transazioni economiche frutto di operazioni di riciclaggio mediante piattaforme per Bitcoin e altre criptovalute. Hanno concluso i lavori il Dott. Pierluigi Di Stefano, Presidente della Sezione VI della Corte di cassazione che ha parlato dell’ordine europeo di indagine, il trasferimento di intercettazioni telematiche già disposte in procedimento penale estero e l’inquadramento giuridico dell'attività di acquisizione all'estero di messaggistica criptata mentre la Prof.ssa Gabriella Di Paolo, ordinario in Diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Trento ha parlato della circolazione transfrontaliera della prova elettronica: modelli e ruolo dei Service Providers (SP).
Durante il corso ci sono stati tanti interventi da parte dei numerosi partecipanti e si è svolto un whorkshop molto partecipato.
Nel corso del convegno ci sono stati gli interventi del dott. Fabio Di Vizio e del dott. Federico Vianelli, entrambi del comitato direttivo della Scuola che oltre ad elogiare l’iniziativa e ringraziare il Dott. Gaetano Bono per avere messo insieme così tanti relatori di prestigio hanno anche ringraziato lo staff amministrativo che ha supportato l’evento, in particolare Sabrina Iachini della Scuola della magistratura di Roma e l’ing. Flavio Patti del Cisia di Caltanissetta e il dott. Franco Sclafani, responsabile della segreteria della struttura Territoriale di Formazione di Caltanissetta.
L’evento, stando ai riscontri rilevati durante lo svolgimento del corso, ha ottenuto notevole apprezzamento da parte dei numerosi partecipati che hanno seguito con molto interesse lo svolgersi dell’evento.