Pubblicato il: 05/05/2014 alle 21:19
I candidati a sindaco di Caltanissetta vanno a scuola. Giovedì 8 maggio alle ore 9.30 nel plesso di Santa Barbara si terrà un confronto promosso dall'istituto Comprensivo Statale “Vittorio Veneto” che rientra nell’ambito del progetto di educazione alla legalità ed alla cittadinanza “100passi, percorsi di legalità”. Tema del confronto tra gli aspiranti sindaco e gli alunni sarà “La scuola nei programmi elettorali dei candidati a sindaco della città. Quale futuro per la nostra scuola?”.
Di fronte ad una platea costituita da insegnanti, genitori ed alunni di terza media la giornalista Rosamaria Li Vecchi, moderatrice dell’incontro, interrogherà i candidati sulle politiche scolastiche e culturali, sul diritto-dovere all’istruzione e sulle strategie per favorire la crescita sociale e culturale dei ragazzi e delle loro famiglie.
“L’incontro oltre a rappresentare un momento di partecipazione democratica, vuole focalizzare l’attenzione sul fondamentale ruolo sociale ed educativo della scuola – dice Lirio Scarciotta, ideatore e referente del progetto -. Se è vero che si deve partire dalla scuola per creare un futuro in cui ci siano sviluppo e democrazia, occorre rispettare la scuola ed occorre anche che le scuole, in particolare quelle che operano in contesti socio culturali “a rischio”, segnati dalla fragilità e dal bisogno, siano messe nelle condizioni di assolvere questo faticoso e difficile compito. A fronte di un contesto nazionale che non sostiene la scuola, ma la rende complessivamente più povera e più diseguale, è necessaria una collaborazione progettuale fra tutti i soggetti coinvolti. Occorre costruire le condizioni affinché si accresca la platea dei diritti esigibili, primo fra tutti il diritto all’istruzione, nonostante la riduzione delle risorse disponibili, e trovare soluzioni eque, credibili e percorribili.
Occorre che la nuova Amministrazione investa risorse nella scuola, surrogando anche i doveri dello Stato stesso- come il sostegno all’handicap e al disagio. Tornare ad investire nella scuola e nell’istruzione dei nostri ragazzi può riportare ad una svolta per il futuro di tutti noi. Ed è proprio per questo – aggiunge il responsabile del progetto di educazione civica del Comprensivo -che è indispensabile dare una mano alle scuole, che oltre ad essere spesso unico baluardo istituzionale che lo stato può offrire sul territorio, si propongono e si prefigurano come laboratori di pensiero, ideatori di un destino di cui essere protagonisti responsabili, ispiratori di riflessioni e causa di mutamento sociale”.