Pubblicato il: 14/02/2023 alle 16:38
"Al rider Deliveroo va applicata la disciplina della subordinazione. Lo ribadisce la sentenza della Corte d'Appello di Milano pronunciata il 9 febbraio 2023 dalla Corte d'Appello del tribunale di Milano presieduta dal giudice del lavoro Silvia Marina Ravazzoni". E' quanto si legge in una nota del sindacato Uiltucs. "Si tratta della prima sentenza di secondo grado in assoluto, in Italia, che conferma i diritti da lavoro dipendente per un fattorino di Deliveroo. Il rider Giuseppe Di Maggio, assistito dalla Uiltucs e dai legali dello studio Paganuzzi dal 2019, avrà quindi un rapporto di lavoro non autonomo e potrà contare su alcune garanzie", prosegue la nota del sindacato. "Nello specifico -spiega la nota di Uiltucs- i giudici hanno deciso che va instaurata tra le parti un rapporto di collaborazione ex articolo 2 del Jobs Act e l'applicazione della disciplina di un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno di 40 ore settimanali, con inquadramento nel sesto livello del Ccnl Commercio, per 14 mensilità".
Gennaro Strazzullo, segretario nazionale Uiltucs e responsabile del settore Terziario Distribuzione Servizi, insieme a Mario Grasso, funzionario nazionale che segue il settore del lavoro tramite piattaforme digitali, esprimono grandissima soddisfazione. "L'esito positivo di questa sentenza -affermano- è la dimostrazione che ai rider del food delivery vanno riconosciuti i diritti e le tutele del lavoro subordinato. Questo risultato è frutto di quel viaggio che ci vede impegnati da anni per un giusto inquadramento dei rider e per dare dignità a migliaia di lavoratrici e lavoratori che per troppo tempo hanno vissuto tra sommerso e precariato. Sarà sicuramente uno strumento utile per proseguire con forza e determinazione la trattativa con Assodelivery e Confcommercio". "La nostra organizzazione sindacale -proseguono i sindacalisti- agisce con senso di responsabilità e si approccia ai tavoli negoziali per trovare le giuste mediazioni. Rivolgersi alla magistratura del lavoro resta comunque una scelta valida per ottenere diritti che altrimenti resterebbero inascoltati", concludono.