Pubblicato il: 06/01/2014 alle 10:28
Stamattina a Palermo, in via Libertà, nel trentaquattresimo anniversario dell’uccisione da parte della mafia dell’allora presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, sono state deposte corone di fiori sul luogo dell’omicidio alla presenza dei familiari. Piersanti Mattarella era nato a Castellammare del Golfo il 24 maggio del 1935.
Esponente di spicco della Democrazia Cristiana, venne eletto all’Assemblea regionale siciliana nel 1967 nel collegio di Palermo e rieletto per tre legislature. Dal 1971 al 1978 fu assessore regionale alla Presidenza. Fu eletto presidente della Regione Siciliana nel 1978, guidando una giunta di centro sinistra, con il sostegno esterno del Pci. Nel 1979 dopo una breve crisi politica, formo’ un secondo governo. Venne ucciso il 6 gennaio del 1980 mentre era presidente della Regione.
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al fratello Sergio Mattarella e ai figli Bernardo e Maria, il presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, autorità civili e militari. Dopo la deposizione di una corona di fiori, è stato ricordato il sacrificio del presidente che si batteva per una Regione “con le carte in regola”.
“Piersanti Mattarella è stato un uomo illustre della Sicilia e un esempio di classe dirigente ‘con le carte in regola’. E proprio per questo motivo, a distanza di 34 anni resta sempre un punto di riferimento indelebile. Oggi, piu’ che mai, infatti, quel modello di amministrazione deve esser il faro per la politica siciliana. Un esempio da seguire, in un momento storico particolarmente delicato, affinchè i cittadini possano recuperare la fiducia nelle Istituzioni. E per iniziare a farlo, ognuno di noi, anche nel proprio piccolo, ha il dovere di fare la sua parte”. Lo afferma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.
Dopo una cerimonia nel luogo dell’agguato, in via Libertà, in programma una iniziativa al Giardino della Memoria di Ciaculli, dove il Gruppo siciliano dell’Unci-Unione nazionale cronisti italiani e la sezione distrettuale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati, alle 10, pianteranno un albero. “Il Giardino della Memoria – dice Leone Zingales, presidente dell’Unci Sicilia – rappresenta ormai un avamposto di promozione della cultura della legalità, anche nel ricordo di quanti hanno offerto la propria vita nella lotta contro la mafia”.
Accanto all’albero sarà collocata una targa dedicata a Mattarella. Prevista la partecipazione dei familiari del politico assassinato.