Pubblicato il: 27/03/2018 alle 19:16
La stazione spaziale cinese Tiangong 1 si trova adesso alla distanza media di 200 chilometri dalla Terra e a mano a mano che perde energia scende al ritmo di 4 o 5 chilometri al giorno. Lo ha detto all'ANSA Luciano Anselmo, del Cnr. Anselmo fa parte degli esperti che in questi giorni stanno lavorando ai calcoli sui quali si basano le previsioni di rientro.
"Considerando che l'orbita percorsa dalla stazione Tiangong 1 non è circolare, possiamo dire che il punto più vicino alla Terra si è abbassato un po' sotto i 200 chilometri e adesso la stazione spaziale cinese sta scendendo abbastanza in fretta", ha osservato Anselmo. Questo, ha spiegato, accade perché più il veicolo perde progressivamente energia, più l'orbita si abbassa. Al momento "è confermata la tendenza secondo cui il rientro potrebbe avvenire il primo aprile con il margine di un giorno in più o in meno, quindi fra il 31 marzo e il 2 aprile". Potrebbe coinvolgere parte del'Italia, in particolare la zona compresa tra l'Emilia Romagna e Lampedusa.
Al momento ogni previsione è indicativa perchè, ha proseguito Anselmo, "ci sono ancora numerose variabili da prendere in considerazione".
Se i radar americani, russi e tedeschi continueranno a funzionare regolarmente anche nella settimana di Pasqua "si potrebbe arrivare a una situazione nella quale già 6 ore prima si potrebbe escludere il 97% delle aree della fascia a rischio", quella che si trova fra 42,8 gradi di latitudine Nord e 42,8 gradi di latitudine Sud e che comprende anche l'Italia, da Firenze in giù, accanto a gran parte del Sudamerica e parte di quella centro-settentrionale, l'Africa, l'Asia meridionale, l'Oceania e naturalmente gli oceani. (Ansa)