Pubblicato il: 23/04/2024 alle 13:08
«Dite al pastore che non si dimentichi di pregare per me», avrebbe scritto Sabrina Fina negli appunti che le sono stati sequestrati dagli agenti della polizia penitenziaria nel carcere dei Pagliarelli. Tra i «pizzini», ora al vaglio dei magistrati, ce ne sarebbero alcuni particolarmente interessanti perché conterrebbero riferimenti sia pure velati a quanto accaduto all’interno della villetta di Altavilla Milicia dove hanno perso la vita Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni.
In uno di questi fogli, in cui trascriveva i propri pensieri per poi ripeterli al telefono al suo avvocato in modo da farli arrivare a destinazione, esprimerebbe la preoccupazione per le condizioni della figlia minorenne di Giovanna Barreca. «Avvertite i suoi legali che è in pericolo perché su di lei agisce ancora il demonio», sarebbe stato il consiglio – che avrebbe annotato sul block notes – da rivolgere ai legali della ragazza ma si sarebbe anche raccomandata del fatto che il suo compagno e gli altri «fratelli» continuassero «ad abbracciare la fede e a recitare i versi» dei testi sacri della loro religione. Ma, nelle pagine requisite in cella, ci sarebbe stato spazio anche per alcuni versetti della Bibbia, come il Salmo 23, uguale a quello che è stato trovato impresso sulle pareti di una stanza della casa dove è stata compiuta la strage. (Fabio Geraci, Gds.it)