Pubblicato il: 23/06/2013 alle 15:17
Ha inseguito il vicino di casa per il paese brandendo una falce. Il motivo? Perché aveva costruito una tettoia che ostruiva la visuale ad Angelo Bognanni, il pensionato incensurato di 67 anni arrestato – si trova ai domiciliari – dai carabinieri di Mazzarino con l'accusa di violenza privata, minacce e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Tutto è successo sabato pomeriggio, quando un uomo s'è precipitato urlando verso la caserma dei carabinieri, inseguito da Bognanni che impugnava una falce con cui lo minacciava di morte. L'aggressore, però, ha buttato l'arnese per terra e cercato di risalire in auto per fuggire ma i militari dell'Arma lo hanno raggiunto e bloccato. Addosso ad Angelo Bognanni sono stati trovati due coltelli, uno dei quali con la lama fissa e l'altro a serramanico sequestrati insieme a cesoie, cacciaviti e altri arnesi ritrovati nel cofano della sua vettura. Dalla ricostruzione dei carabinieri, è emerso che tra i due vicini erano sorti contrasti originati dalla costruzione, da parte del vicino di casa di Bognanni, di una tettoia che dava fastidio al pensionato. Casualmente, sabato pomeriggio, Angelo Bognanni ha incrociato il “rivale” per strada e dopo essere sceso dall'auto ha tirato fuori dal cofano la falce intimandogli di rimuovere la fastidiosa tettoia. L'altro, terrorizzato dalla reazione del vicino, è corso verso la Staizone dei carabinieri per chiedere aiuto. A Bognanni, per ragioni di cautela, è stato ritirato un fucile calibro 12 e le munizioni da lui regolarmente detenuti. Nei suoi confronti, la Procura di Gela ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.