Pubblicato il: 04/03/2024 alle 13:47
Dalle spoglie di Atesia, oltre 22 anni addietro, grazie all’impegno politico e al sindacato confederale nasce Telecontact, società del gruppo TIM e 400 lavoratori di Caltanissetta escono da una situazione di precariato, avendo dei contratti a tempo indeterminato a 6 ore. Considerata dalla stessa “Casa Madre”, che ne ha sempre rappresentato motivo di vanto, il “fiore all’occhiello”.
Per la città di Caltanissetta fu un grande risultato che questo sindacato mise in cassa, dove in province come la nostra non è per niente facile creare occupazione, e oggi in un territorio in cui si ha particolare necessità di vivere un minimo di benessere economico e sociale Telecontact dà un segnale di inversione di tendenza, andando in una direzione totalmente opposta a quello appena rappresentato.
Lo scorso 29 febbraio la TIM, ha espresso alle organizzazioni sindacali, la necessità di fare ricorso all’ammortizzatore sociale per gestire gli esuberi in ambito aziendale. Ha trattato vari temi: le due prossime Società costituenti Serv.Co e Net.Co; lo Smart Working; già scaduto, il Welfare; il Premio di Risultato; il Buono Pasto; ecc., tuttavia noi non vogliamo trattare questi argomenti di cui già se n’è parlato tanto. Desideriamo che venga fatta chiarezza su una domanda alla quale la Società non ha dato nessuna risposta. Che fine farà Telecontact? I delegati di TIM, al tavolo sindacale, proprio a questa domanda non hanno risposto, nessuna garanzia è stata data anche se alcune voci di presunte vendite circolano già negli ambienti aziendali.
Emerge forte il “grido di allarme” sulla vendita del Site di Caltanissetta. Ci muoveremo in tutte le direzioni, chiederemo dei tavoli con le istituzioni locali, attiveremo ciò che ci è consentito pe cercare di fermare questo progetto che ci riporterebbe indietro di 22 anni con il rischio che 400 famiglie nissene si troverebbero a perdere il loro lavoro in un territorio, come scrivevamo all’inizio, dove creare occupazione è davvero molto complicato.
Caltanissetta, lì 4 marzo 2024
La Segreteria Provinciale Uilcom e le RSU