Pubblicato il: 23/02/2023 alle 10:14
Un massiccio attacco informatico è stato sferrato dagli hacker russi all'Italia in risposta alla visita del premier Giorgia Meloni in Ucraina. Un attacco su più fronti, partito quando il presidente del Consiglio era ancora sul suolo ucraino per rendere omaggio alle vittime di Bucha e incontrare il presidente Zelensky. Sono stati colpiti numerosi siti istituzionali, tra cui quello del ministero degli Esteri, della Difesa e dei Carabinieri, ma anche quelli di società come la banca Bper e la utility A2a. Una ritorsione per le armi che l'Italia sta fornendo a Kiev per difendersi dall'aggressione di Mosca.
«L'Italia fornirà all'Ucraina il sesto pacchetto di assistenza militare, che includerà tre tipi di sistemi di difesa aerea», hanno scritto gli hacker sui propri canali Telegram, citando proprio la conferenza stampa del presidente del Consiglio. «Come ha detto il primo ministro italiano Giorgia Meloni a Kiev, si parla dei sistemi anticarro SAMP-T, Skyguard e Spike. Oggi proseguiremo il nostro affascinante viaggio attraverso l'Italia russofoba», hanno poi aggiunto, continuando a condividere messaggi con i dettagli di nuovi attacchi, tutti accompagnati dall'immagine di un orso bruno, l'animale simbolo della Russia, che dà una zampata al Tricolore, e da una scritta in russo «Verso la nostra vittoria». «Si tratta dell'ennesima operazione condotta da gruppi pro-Russia contro aziende ed organizzazioni di Paesi che esprimono supporto all'Ucraina. Il modus operandi è il medesimo: queste formazioni utilizzano gruppi Telegram per vere e proprie chiamate alle armi», spiega Pierluigi Paganini, esperto di cybersicurezza.