Pubblicato il: 08/07/2013 alle 05:00
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12.18Â Bergoglio ha raggiunto in auto la parrocchia di San Gerlando, per una visita privata alla presenza di isolani e migranti. Alle 12,30 lascerà la parrocchia per trasferirsi all'aeroporto, da dove la partenza è prevista per le 12,45. Alle 13,45 è previsto l'atterraggio all'aeroporto di Ciampino e il rientro in Vaticano.
11.36 Prima di terminare la funzione religiosa, Papa Francesco ha voluto ringraziare la gente di Lampedusa: “Voglio ringraziarvi una volta in più, lampedusani, per l'esempio di amore per l'esempio di carità, per l'esempio di accoglienza che ci stai dando. Che questo esempio sia faro in tutto il mondo, che abbia il coraggio di accogliere quelli che cercano una vita migliore. Grazie per la vostra testimonianza. Voglio ringraziare la vostra tenerezza. Don Stefano mi raccontava quello che lui e il suo vice parroco fanno. Grazie a tutti”. E' appena finita la Messa celebrata all'interno del campo sportivo.
11.27 Ha preso la parola l'arcivescovo di Agrigento, Francesco Monetenegro, che rivolgendosi al Papa ha detto: “E' il Signore a visitare il suo popolo. Isola diventata sinonimo di altre parole: clandestini, morte, sbarchi, speranza. Oggi sua presenza ci invita a lettura più profonda di questi fenomeni. Su questa isola rivivono pagine dell' Esodo, la Terra Promessa, il sogno della libertà. Questa isola è al tempo stesso uno scoglio al quale gli ultimi della storia si aggrappano disperatamente per avere una vita migliore. Â La sua parola sono di sostegno sia per i nostri fratelli migranti, sia per le nostre comunità di Linosa e Lampedusa. Grazie ancora Santo Padre. Porti nel suo cuore questa gente, le vogliamo bene”.
10.54 Il Papa, dopo una prima parte della sua omelia, ha deciso di celebrare un momento di raccoglimento in memoria delle vittime.
10.52 “Chi di noi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini, per questi uomini che desideravano guadagnare qualcosa per sostenere le loro famiglie. La globalizzazione della indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere”, ha detto Papa Francesco commovendosi davanti la folla che sta seguendo la Messa.
10.46 Â Nella messa a Lampedusa, papa Francesco ha rivolto un pensiero “ai cari immigrati musulmani che, oggi, stasera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l'augurio di abbondanti frutti spirituali”. “La Chiesa vi è vicina – ha aggiunto – nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi, ‘O ‘scià”.
10.43 “I trafficanti sfruttano povertà degli altri. La povertà degli altri è una fonte di guadagno, e alcuni non sono riusciti ad arrivare. Chi è il responsabile di questo sangue?. Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Nessuno. Tutti rispondiamo “non sono io”. Dio chiede a ciascuno di noi “Dov'è il sangue del tuo fratello che scorre su du me?”, ha detto durante l'omelia il Papa.
10.39 “Quando alcune settimane fa ho appreso notizia dei morti in mare, il pensiero è tornato come spina nel cuore che porta alla sofferenza. Ho sentito che dovevo venire qui a pregare”, ha detto Papa Francesco durante l'omelia in cui ha rivolto anche un messaggio di ringraziamento agli isolani di Lampedusa e Linosa per la solidarietà offerta i migranti. Â “Una parola di sincera gratitudine e di incoraggiamento a voi, alle associazioni, ai volontari e alle forze di sicurezza, che avete mostrato e mostrato attenzione a persone nel loro viaggio verso qualcosa di migliore”.
10.26 Il Papa è appena salito sull'altare, indossando i paramenti viola, circondato dai sacerdoti che concelebreranno la Messa. Francesco tiene fra le mani una Croce di legno. E' appena iniziata la Messa.
10.24 Papa Francesco sta ricevendo alcuni sacerdoti della Diocesi di Agrigento che lo stanno accogliendo nella canonica pochi minuti prima dell'inizio della Messa. In prima fila ci sono un gruppo di migranti. A riparare l'altare sono tre vele bianche, simbolo di purezza e in memoria delle tante vittime del mare che sono morte durante i viaggi della speranza. Non sono esclusi fuoriprogramma del Pontefice rispetto all'agenda di impegni stabilita, che dovrebbe concludersi ufficialmente alle 13.45. Sono tanti i volontari che nello stadio stanno garantendo il servizio d'ordine. In questo momento il coro sta intonando un canto religioso in attesa che inizi la Messa.
10.14 Il Papa s'è inchinato davanti la statua della Madonna collocata sull'altare dove celebrerà la Messa. L'altare è stato realizzato da un artigiano di Lampedusa ricavando uno dei tanti barconi usati dai profughi durante i viaggi della disperazione. Fra pochi minuti inizierà la funzione religiosa.
10.02 A fatica, gli uomini del servizio d'ordine che ruotano attorno a Papa Francesco fa fatica a contenere la calca della folla che vuole abbracciare il Pontefice , appena arrivato al campo sportivo. C'è molto ordine a Lampedusa, mentre il Papa continua a compiere il giro benedicendo i migliaia di fedeli che lo hanno accolto con grida di gioia, sventolando in aria i cappellini.
9.55 Il Papa sta compiendo un giro di Lampedusa a bordo della campagnola e sta benedicendo la folla che lo acclama, durante il tragitto verso il campo sportivo Arena, nella zona di Salina, dove celebrerà la Messa. Spiccano migliaia di berretti e fazzoletti bianchi e gialli, colori dello Stato di Città del Vaticano. Il Papa sta baciando i tanti bambini che vengono sollevati dai genitori. Una tradizione che Francesco non ha voluto interrompere
09.45 Un giovane migrante di origine maghrebina sta leggendo in lingua madre una lettera al Santo Padre, tradotta da un interprete. “Prima di tutto ringraziamo santo padre per la sua visita e vorremmo che aiutasse a risolvere nostro problema. Noi siamo fuggiti dal nostro paese per motivi economici. Noi per arrivare qui in luogo tranquillo, siamo stati presi dai vari trafficanti. Per arrivare qui abbiamo sofferto tantissimo. Vorremmo aiuto dal nostro Santo Padre, vorremmo che altri Paesi europei ci aiutassero.
9.40 “Oggi pregheremo l'uno per l'altro e anche per quelli che oggi non sono qui”, ha detto il Pontefice incontrando i 50 migranti a Lampedusa.
9.38 Papa Francesco viene accolto da un gruppo di migranti che indossano un berrettino bianco e si sta intrattenendo con loro, affiancato da un interprete di Save the Children che lo aiuta nella traduzione della lingua. Si tratta di immigrati del centro di prima accoglienza dell'isola e fra loro c'è pure una ragazza fuggita da un campo di addestramento militare dell'Eritrea.
9.35 Il Papa è appena arrivato al molo Favarolo, porto di Lampedusa. Ad accoglierlo ci sono gli isolani che stanno inneggiando un canto popolare, battendo le mani. A terra c'è un servizio d'ordine. decine di persone, dalla terrazza di un palazzo, stanno sventolando fazzoletti bianchi e hanno appeso uno striscione bianco su cui c'è scritto “Benvenuto Papa Francesco”.
9.30 Papa Francesco ha appena gettato nelle acque di Lampedusa una corona di fiori per ricordare le migliaia di vittime inghiottite dalle acque durante i naufragi per la traversata del Mediterraneo. Prima di lanciare la corona, il Papa si è raccolto in preghiera e ha dato la benedizione. Le sirene delle motovedette hanno suonato in ricordo dei migrati morti.
9.15 Papa Francesco sta arrivando a Lampedusa a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera, scortato da un corteo di barche di pescatori, mentre l'isola si appresta ad accogliere il pontefice: gremito lo stadio dove celebrerà la Messa. In concomitanza con l'arrivo del Santo Padre, a Lampedusa sono ripresi gli sbarchi. Un barcone carico di migranti è già arrivato sull'isola: a bordo c'erano 166 stranieri tutti intercettati dalle motovedette della Guardia di Finanza e dell Capitaneria di Porto.
La redazione di Seguonews.it ringrazia Salvatore Di Maria per il reportage fotografico sull'isola di Lampedusa.
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Non è una visita qualunque. Per il primo viaggio del pontificato il Papa latinoamericano fa rotta verso i morti senza nome,i tanti profughi senza casa e i tanti capaci di accogliere condividendo il poco che si ha. Lampedusa, estremo lembo d'Italia, simbolo per l'Europa e il mondo del dramma di cento milioni di persone che ogni anno lasciano la propria terra per conflitti o persecuzione, con emozione aspetta l'arrivo di papa Francesco. Ancora increduli per la notizia i cristiani lo aspetteranno in preghiera, vegliando, questa sera, nella parrocchia di San Gerlando. Ma tutta la popolazione è in fermento per l'arrivo di Jorge Mario Bergoglio, figlio di immigrati italiani in Argentina, Papa che ha detto di sognare una “Chiesa povera e per i poveri” e che ha scelto gli immigrati e la popolazione che porta il peso dell'accoglienza. Un programma sobrio, perché il Papa non ha voluto spese straordinarie né che si stravolgesse la vita della popolazione. Poche le autorità sia civili che religiose: il sindaco Giuseppina Nicolini e l'arcivescovo di Agrigento Franco Montenegro, nel suo ruolo di presidente di Migrantes, la fondazione della Cei per i migranti.
Sarà una visita breve: il Papa arriverà intorno alle 9.15 e si trasferirà in auto a Cala Pisana, da dove si imbarcherà per andare a Cala Maluk a compiere uno dei gesti più significativi del viaggio: lanciare una corona di fiori in mare, a ricordo dei tanti, molti rimasti senza nome, che hanno perso la vita nei viaggi della speranza dall'Africa all'Europa. Si calcola che siano almeno 25mila in 20 anni.Poi, al molo Favarolo incontrerà un gruppo di immigrati, e la popolazione, infine, nel campo sportivo celebrerà la messa, durante la quale le letture bibliche evocheranno significativamente Caino e Abele e la strage degli innocenti. Il pastorale del Papa e il calice per la messa sono in legno, realizzati con pezzi dei barconi degli immigrati. Circa 90 immigrati accoglieranno il Papa, una quarantina al molo Favarolo e una cinquantina alla messa, sono in gran parte eritrei e molti sono cristiani. Questo il programma definito, mentre per eventuali fuori programma alcuni pensano al Centro di accoglienza o alla sezione del cimitero di Lampedusa dove riposano i clandestini, a cui si accede da Cala Pisana. “Non è cambiato nulla rispetto al passato – dice il parroco dell'isola, don Stefano Nastasi -. I lampedusani hanno sempre accolto gli immigrati come domani accoglieranno il Santo Padre. L'unica cosa che si può aggiungere è che in questi anni non si è fatto nulla per aiutare Lampedusa a essere riabilitata. Mi auguro che questa visita dia un segnale nuovo non solo per Lampedusa. La nostra diocesi è una terra martoriata. da qui parte un segnale, un gesto di speranza forte che è quello che ci auguriamo noi”.
Il primo appuntamento sarà il lancio di una corona di fiori, al largo, in ricordo dei tanti immigrati che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le nostre coste; l'ultimo una visita privata nella parrocchia di San Gerlando. Previsto l' incontro con 50 extra-comunitari (tra di loro anche alcuni musulmani), ospitati nel Centro di prima accoglienza dell'isola e la celebrazione della messa nel campo sportivo. Sarà una giornata intensa quella di oggi per il Papa a Lampedusa.
Ecco nel dettaglio il programma ufficiale della visita:
– 7.20 Partenza in auto dalla Domus Sanctae Marthae
– 8.00 Partenza in aereo dall'aeroporto di Ciampino
– 9.15 Atterraggio all'aeroporto di Lampedusa. In auto Papa Francesco arriverà a Cala Pisana, dove si imbarcherà per raggiungere via mare, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di porto, il Porto di Lampedusa. Accompagnato da 120 barche dei pescatori, al largo di Cala Maluk, dove naufragò un barcone e morirono tre migranti, lancerà in mare la corona di fiori, in ricordo di tutti quelli che hanno perso la vita nelle traversate.
-9.30 Nel Porto a Punta Favarolo, il Papa saluterà al passaggio con la barca il gruppo di 50 immigrati, in attesa sul Molo, rappresentativi di tutte le comunità ospitate nel Centro di prima accoglienza.
– 10.00 Celebrazione della messa nel campo sportivo “Arena”, che nel 2011, chiuso il Centro di prima accoglienza, fu il rifugio di 3mila immigrati sbarcati in soli 3 giorni. Omelia del Pontefice.
– a seguire, Visita privata nella parrocchia di San Gerlando dove ad attenderlo ci saranno migranti e isolani.
– 13.45 Atterraggio all'aeroporto di Ciampino e rientro in Vaticano.