Pubblicato il: 05/08/2014 alle 09:20
Utenze allacciate in modo “irregolare” che, con una vera e propria condotta abusiva, riuscivano ad avere acqua evitando di installare contatori e misuratori.
L’allaccio clandestino è stato scoperto dai controlli serrati anti – frode condotti da Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore unico del servizio idrico per la provincia di Caltanissetta.
Dalla rete pubblica l’acqua veniva prelevata e riversata in una vasca interrata ritrovata dai Carabinieri che hanno appurato come il condotto non fosse “Né improvvisato né artigianale” ma logisticamente pensato – e realizzato da almeno sette mesi – per far confluire con una valvola “l’acqua di tutti nella vasca di accumulo di uno solo e, proprio perché illegittimamente prelevata, non veniva pagata in alcun modo”.
Il furto d’acqua è stato scoperto nei giorni scorsi nella zona di Delia ed ha comportato la denuncia del responsabile all’Autorità giudiziaria. Caltaqua all’esito degli ulteriori accertamenti si costituirà in giudizio parte civile, nel caso in cui si arriverà alla celebrazione di un processo.
L’azienda con una nota informa di essere intenzionata a proseguire nella sua costante azione di monitoraggio e controllo della rete di propria competenza anche in funzione di repressione delle frodi. Una verifica sistematica che, in primo luogo, è a salvaguardia della funzionalità della distribuzione ed a garanzia di tutti gli utenti “regolari”. Il fenomeno dei “furti d’acqua”, infatti, oltre all’azienda, penalizza anche chi regolarmente onora il proprio impegno col gestore.
Parallelamente Caltaqua ha anche avviato una serie di analoghe verifiche e sistematici controlli su un altro non meno grave fenomeno, quello relativo alle ripetute segnalazioni di altri furti – sin qui non ancora accertati – che coinvolgerebbe alcuni fornitori privati, verosimilmente abusivi, con autobotti.