Pubblicato il: 19/02/2014 alle 19:59
Poteva macchiarsi di sangue il furto che due balordi avevano pianificato la notte scorsa all'interno della centrale elettrica “Terna” in parte attiva nelle campagne di contrada Recattivo, sulla strada tra Santa Caterina e Marianopoli, in provincia di Caltanissetta. Merito della prontezza di riflessi e della lucidità di un metronotte di Caltanissetta della Ksm Security addetto alla vigilanza del sito che – intorno alle 3 – è stato brutalmente aggredito da due sconosciuti che sono riusciti a fare irruzione nell'impianto in cui sono collocate anche diverse pale eoliche. Considerato che il sito è un obiettivo sensibile, la vigilanza è fissa e viene interrotta soltanto nelle ore diurne quando sono presenti gli operai.
Ma l'obiettivo dei ladri probabilmente erano le grandi bobine di rame collocate nel piazzale della centrale elettrica. Per neutralizzare il vigilantes armato, i ladri hanno tentato di colpirlo lanciando un grosso masso che per un soffio la guardia giurata è riuscita a scansare. La pietra ha sfondato il parabrezza della vettura dell'istituto di vigilanza. A quel punto i due ladri, presi alla sprovvista, si sono scagliati su di lui, scaraventandolo a terra. Ne è nata una colluttazione di pochissimi secondi, il tempo che il metronotte ha tirato fuori dalla fondina la pistola d'ordinanza esplodendo due colpi in aria. Spari che hanno terrorizzato i banditi, fuggiti nell'oscurità della notte. Quando ha capito che i due erano scappati, la guardia giurata ha allertato i colleghi della sala operativa, intervenuti insieme ai carabinieri che hanno eseguito i rilievi e interrogato il metronotte della Ksm per tracciare un identikit degli aggressori. Cadendo bruscamente a terra, il vigilantes ha riportato la rottura di un menisco. Merito suo se è sfumato il colpo dei predatori dell'oro rosso, che quasi sicuramente volevano trafugare le matasse di rame dalla centrale elettrica rischiando di provocare un danno di svariate decine di migliaia di euro alla società Terna.
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