A Caltanissetta i ladri non lasciano in pace neanche i morti. Perché oggi in Questura sono state presentate due denunce di furto avvenute in altrettante cappelle gentilizie del cimitero Angeli. Forse i due raid sono stati messi a segno dagli stessi ladruncoli. Uno dei derubati, il nisseno D. M. di 66 anni, ha riferito alla Polizia che ignoti erano entrati nella tomba di famiglia e rubato due vasi di rame collocati davanti i loculi dei familiari. Stesso “colpo” in una cappella di proprietà di G. R. di 59 anni, il quale s'è accorto che i ladri avevano smontato due lampadari di rame dal soffitto. Ovviamente a far gola è il prezioso metallo, ribattezzato “oro rosso” per il valore. Già altre volte il cimitero è stato saccheggiato: oltre ai vasi, c'è chi ruba anche i fiori dai loculi ma anche gli oggetti che solitamente vengono lasciati sulle tombe dei bambini, come peluche, giocattoli o ricordi della persona cara che non c'è più. C'è chi si impossessa anche degli innaffiatoi di plastica – valore commerciale poco più di un euro – che i servizi cimiteriali del Comune mettono a disposizione dei visitatori per agevolarli. In un anno, come stimato dall'Ufficio tecnico, ne sono stati rubati un migliaio. Un'autentica vergogna che oltraggia la memoria dei defunti.
Ladri nelle cappelle private del cimitero “Angeli”: rubati lampadari e vasi di rame
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