Pubblicato il: 09/03/2016 alle 18:20
In merito alla rissa esplosa domenica scorsa allo stadio “Palmitelli” durante il match tra Sport Club Nissa e Giovani Leoni di Catania, valevole per il campionato regionale giovanissimi girone D, l'avvocato Ivan Chiaramonte – per conto del presidente della società sportiva etnea, Carmelo Pelledoro – ha chiesto una rettifica rispetto ai fatti che sono stati riportati sui media e diffusi in una nota dalla Questura.
Nella nota, il presidente Pelledoro ha evidenziato che “la nostra Società, nello stigmatizzare l'aggressione all'arbitro da parte di un genitore di un giocatore nostro tesserato, auspica che simili fatti non abbiano più a ripetersi in qualsiasi campo di calcio. DA sempre i rapporti con lo Sport Club Nissa sono stati improntanti alla massima lealtà sportiva e sicuramente non sarà un episodio isolato (peraltro descritto in modo errato in tutti gli articoli), a compromettere il futuro delle due Società. In ordine al reale svolgimento dei fatti, appare doveroso sottolineare che non appena ci si è resi conto che, a fine gara, un estraneo – eludendo la sorveglianza – faceva ingresso nel rettangolo di gioco, i dirigenti e i tecnici delle due Società si sono prontamente adoperati per tutelare l'arbitro. Pertanto non risponde al vero quanto riportato nei vostri articoli secondo cui il nostro tecnico avrebbe “bloccato per il polso l'arbitro, atteso che, come appreso dalle testimonianze dei propri dirigenti presenti durante la partita, confermate anche dai dirgenti dello Sport Club Nissa 1962, l'allenatore, al contrario, ha collaborato attivamente per riportare la calma all'interno del campo.
Inoltre, in ossequio al codice comportamentale adottato dalla nostra ASD, si comunica di aver adottato come provvedimento l'immediato allontanamento del genitore dalla propria associazione, riservandosi la facoltà di costituirsi parte civile e di intraprendere azioni in sede civile per eventuali danni che dovessero essere arrecati alla immagine e decoro della ASD Giovani Leoni”.