Pubblicato il: 29/05/2014 alle 16:29
La chiazza di sangue nel punto in cui è stato ferito Baglivo
Sembra avvicinarsi alla soluzione l'indagine sull'accoltellamento del ventiduenne Marcello Baglivo, il fornaio ferito alla gola davanti il panificio di via Rochester dove lavora per difendere il cognato Giuseppe Di Marca dall'aggressione di tre giovani, uno dei quali reclamava la restituzione di un paio di occhiali da sole o, in cambio, dei soldi. Nel primo pomeriggio in Questura c'è stato un frenetico via vai di Volanti e auto civetta, che hanno accompagnato negli uffici della terza sezione Omicidi della Squadra Mobile un paio di sospettati. Si tratterebbe di giovani con precedenti penali e conosciuti come “teste calde” dagli investigatori che in queste ore – coordinati dal dirigente Marzia Giustolisi e dal commissario capo Alessandro D'Arrigo che dirige le Volanti – li stanno mettendo sotto torchio.
Fra di loro potrebbe esservi colui che ha accoltellato Baglivo alla gola, vicino al cuore e all'addome, ma potrebbero anche essere i due giovani che hanno partecipato all'aggressione. La svolta sul caso, però, sembra ormai vicina e forse già in serata – quando i poliziotti avranno riscontrato tutti gli indizi a carico dei sospettati – la Procura potrebbe far scattare i provvedimenti di fermo per tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Massimo riserbo vige negli ambienti investigativi. Non filtra nulla per non inquinare un'indagine ancora in fase di sviluppo, ora dopo ora. Fondamentali sono state le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza dell'Unicredit, mentre prosegue la girandola di interrogatori alla ricerca di testimoni oculari. Anche Di Marca è stato sentito dalla Polizia.
La Polizia sul luogo del tentato omicidioAttualmente Marcello Baglivo è ricoverato in terapia intensiva nel reparto di Rianimazione del “Sant'Elia” dopo aver affrontato un delicato intervento chirurgico. Il ragazzo è in coma farmacologico. Era e resta in prognosi riservata ma i medici si dicono fiduciosi sulla sua ripresa. Dietro la porta del reparto ci sono i familiari e i tantissimi amici del ragazzo che pregano e sperano di riabbracciarlo molto presto.